Caso Sempio, parla l'ex PM che dispose l'archiviazione: "Sentenza definitiva, basta calunnie".

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Delitto di Garlasco, Venditti frena gli entusiasmi: "Attenersi ai fatti"
L'ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, che all'epoca si occupò delle indagini sul delitto di Garlasco, interviene con fermezza nel dibattito riaperto dalle nuove analisi sul caso. Venditti, noto per la sua meticolosità e rigore, invita tutti gli attori coinvolti, dai media agli esperti, ad "attenersi scrupolosamente ai fatti nella loro oggettività". BRIl suo appello arriva in un momento di grande fermento, con la riapertura di vecchie piste investigative e l'emergere di nuove interpretazioni. L'ex magistrato, che archiviò la posizione di Andrea Sempio, sottolinea con forza come la sentenza definitiva che ha condannato Alberto Stasi sia "inamovibile" e invita a evitare "narrazioni diffamanti" che possano ledere la dignità delle persone coinvolte. BR
L'intervento di Venditti si allinea, seppur implicitamente, all'invito alla prudenza espresso anche dal genetista che collaborò alla difesa di Alberto Stasi, che ha sottolineato come l'impronta genetica numero 33, al centro delle nuove indagini, debba essere interpretata con estrema cautela. BR
"È fondamentale non alimentare false speranze o creare aspettative infondate," ha ribadito Venditti, sottolineando l'importanza di rispettare la memoria della vittima e la sofferenza dei suoi familiari. L'ex procuratore, pur mostrando rispetto per il lavoro degli inquirenti che stanno attualmente riesaminando il caso, insiste sulla necessità di non dimenticare il lungo e complesso iter giudiziario che ha portato alla condanna definitiva.```
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