La Cei e gli abusi sessuali: 115 vittime tra il 2023 e il 2024

La Cei e gli abusi sessuali: 115 vittime tra il 2023 e il 2024

Abusi sessuali nella Chiesa: il rapporto Cei che scuote l'Italia

Un rapporto della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) sugli abusi sessuali all'interno della Chiesa cattolica sta suscitando forti polemiche e indignazione. Secondo la rilevazione, presentata nei giorni scorsi, tra il 2023 e il 2024 sono state registrate 115 vittime di abusi. Un dato allarmante che mette in luce la gravità del problema e l'urgenza di azioni concrete per prevenire e contrastare tali crimini.

Particolarmente significativo è il dettaglio che 69 sono i casi emersi di presunti abusi, di cui ben 27 consumati all'interno delle mura delle parrocchie. Questo dato evidenzia come i luoghi sacri, destinati alla protezione e alla spiritualità, siano stati teatro di violenze inaccettabili, violando la fiducia e la vulnerabilità delle vittime. La Chiesa, quindi, è chiamata a fare i conti con una realtà drammatica che non può più essere ignorata o minimizzata.

Il rapporto della Cei, pur rappresentando un primo importante passo verso la trasparenza e la presa di coscienza del problema, è stato accolto con diverse riserve. Molti osservatori sottolineano la necessità di una maggiore incisività nelle indagini, una più efficace applicazione delle sanzioni canoniche nei confronti dei responsabili e un potenziamento dei meccanismi di ascolto e supporto alle vittime.
La questione della prescrizione, inoltre, continua a rappresentare un ostacolo significativo nell'accertamento delle responsabilità e nell'ottenimento di giustizia per coloro che hanno subito abusi. È fondamentale, dunque, che la Chiesa non si limiti a registrare i casi, ma si impegni attivamente nella lotta contro l'impunità e nel garantire un effettivo percorso di riparazione per le vittime.

In questo scenario complesso e delicato, è necessario un impegno collettivo da parte della società civile, delle istituzioni e della stessa Chiesa per garantire la protezione dei più deboli e promuovere una cultura di rispetto e dignità per tutti. Solo attraverso un'azione sinergica e un'assunzione di responsabilità piena e trasparente sarà possibile affrontare e superare questa grave piaga che continua a lacerare la comunità cristiana e l'intera società italiana.

La speranza è che questo rapporto rappresenti un punto di svolta, un'occasione per costruire un futuro in cui la Chiesa possa essere veramente un luogo sicuro e di accoglienza per tutti, in particolare per i più vulnerabili. La strada è ancora lunga e tortuosa, ma il coraggio di affrontare la verità è il primo passo fondamentale verso la giustizia e la riparazione.

(29-05-2025 14:17)