Sdegno alla Casa Bianca: potere giudiziario non eletto

Furia alla Casa Bianca: "Non spetta ai giudici non eletti decidere sulla crisi americana"
La Casa Bianca è in fibrillazione per le recenti decisioni giudiziarie che stanno influenzando la gestione della crisi economica che sta attanagliando il paese. Un portavoce, in una conferenza stampa infuocata, ha espresso la profonda irritazione dell’amministrazione per l’ingerenza di giudici federali non eletti in questioni di politica economica di portata nazionale. “È inaccettabile”, ha tuonato il portavoce, “che decisioni con conseguenze così profonde per la vita di milioni di americani siano prese da individui non responsabili di fronte al popolo. Si tratta di questioni che necessitano di un dibattito democratico, di un confronto politico, non di decreti giudiziari che bypassano il processo legislativo.”
La dichiarazione segue una serie di sentenze che hanno bloccato o modificato iniziative chiave dell'amministrazione Biden per affrontare la crisi, tra cui interventi sul mercato del lavoro e provvedimenti di sostegno alle piccole imprese. L’amministrazione sostiene che queste decisioni giudiziarie non solo ostacolano gli sforzi per mitigare la crisi, ma minano anche la stessa legittimità del processo democratico. “Questi giudici, nominati a vita e non soggetti al giudizio popolare”, ha proseguito il portavoce, “stanno di fatto esercitando un potere legislativo che non gli compete. È un pericolo per la democrazia americana.”
Il dibattito sulla legittimità del potere giudiziario negli Stati Uniti si è acceso ulteriormente negli ultimi anni. Critiche alla composizione politica della Corte Suprema, e più in generale al sistema di nomina a vita dei giudici, si levano con sempre maggiore insistenza da parte di esponenti politici di entrambi gli schieramenti. La situazione attuale, però, sembra aver accentuato le tensioni, generando un vero e proprio scontro tra il potere esecutivo e quello giudiziario. Il portavoce della Casa Bianca ha concluso la conferenza stampa ribadendo la determinazione dell’amministrazione a "trovare soluzioni legali per contrastare queste ingerenze e riportare il dibattito dove dovrebbe essere: nel Congresso, eletto dal popolo americano.”
La situazione resta altamente fluida. Gli sviluppi successivi a questa accesa dichiarazione saranno cruciali per capire come si evolverà il rapporto tra i poteri dello stato e l'impatto che avrà sulla gestione della complessa crisi che sta attraversando gli Stati Uniti d'America.
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