Crisi globale e clima: gli italiani nell'allarme Eurispes

Crisi globale e clima: gli italiani nell

L'Italia del 2025: tra ottimismo e ombre di crisi

Secondo un recente studio dell'Eurispes, il 72% degli italiani considera ancora una fortuna vivere nel nostro Paese. Un dato che, pur positivo, non nasconde le preoccupazioni per il futuro, evidenziate dallo stesso istituto di ricerca. Il 2025, infatti, ha visto una preoccupante crescita di fenomeni come l'accattonaggio e le truffe agli anziani, sintomi di una crescente fragilità socio-economica.

L'indagine evidenzia una diffusa paura tra gli italiani riguardo una potenziale crisi economica globale, un timore amplificato dall'aumento degli eventi climatici estremi che stanno già impattando pesantemente sul territorio nazionale. Questa duplice minaccia, economica e ambientale, proietta un'ombra sul futuro, mettendo a dura prova la fiducia dei cittadini.

La crescita dell'accattonaggio, spesso concentrata nelle principali città, è un segnale allarmante della difficoltà di accesso al lavoro e alle risorse per una fetta sempre più ampia della popolazione. Allo stesso tempo, l'aumento delle truffe agli anziani, persone spesso più vulnerabili e meno abituate a utilizzare le nuove tecnologie, mette in luce la necessità di una maggiore attenzione e di una più efficace prevenzione da parte delle istituzioni.

L'Eurispes sottolinea l'importanza di politiche economiche e sociali capaci di mitigare gli effetti della crisi globale e di contrastare il cambiamento climatico. Investimenti in infrastrutture, sostegno alle imprese e alle famiglie più fragili, e una maggiore attenzione alla sicurezza dei cittadini, sono solo alcuni degli elementi cruciali per affrontare le sfide del presente e garantire un futuro più prospero per l'Italia. La speranza è che il dato positivo del 72% che apprezza la vita in Italia possa essere rafforzato da azioni concrete e politiche lungimiranti che affrontino le problematiche emergenti con efficacia e determinazione. È necessario agire ora per evitare che le ombre del 2025 si trasformino in una realtà ancora più preoccupante.

Per approfondire i dati dello studio Eurispes, si consiglia di visitare il sito ufficiale dell'Istituto.

(29-05-2025 12:47)