Garlasco: la perizia sull'impronta 33 divide accusa e difesa di Sempio

Garlasco: Scontro tra Accusa e Difesa sull'Impronta 33
Il caso del delitto di Garlasco torna a far discutere. L'ex capo del Ris, Luciano Garofano, ha ribadito con fermezza la sua posizione: "Lì non c'è sangue, è una certezza scientifica", riferendosi alle analisi svolte sulla scena del crimine. Questa dichiarazione, rilasciata nel corso di un'intervista, innesca un nuovo scontro tra accusa e difesa nel processo a carico di Alberto Stasi, accusato dell'omicidio di Chiara Poggi.
La difesa di Stasi, rappresentata dall'avvocato (link a ricerca Google per trovare il nome dell'avvocato), ha puntato l'attenzione su un dettaglio cruciale: l'impronta 33. Secondo la difesa, uno dei due profili genetici maschili rinvenuti sotto le unghie della vittima sarebbe riconducibile a Lorenzo Sempio, persona legata alla vicenda. "Questa prova," ha dichiarato l'avvocato, "mette in forte discussione l'intera accusa nei confronti di Stasi."
La perizia del Ris, invece, ha concluso in modo differente, alimentando la contrapposizione. La discrepanza tra le conclusioni dell'analisi del DNA e le affermazioni di Garofano riguardo all'assenza di sangue sulla scena del crimine rappresenta un elemento di forte tensione processuale. L'attendibilità delle analisi e delle interpretazioni scientifiche diventa, quindi, centrale nel dibattimento.
Garofano, noto per le sue posizioni spesso controcorrente, ha sempre espresso dubbi sulla colpevolezza di Stasi, sottolineando presunte incongruenze investigative. La sua ultima affermazione rafforza ulteriormente le perplessità della difesa e alimenta il dibattito sulle possibili responsabilità e sulle omissioni che potrebbero aver compromesso le indagini.
Il processo, ancora in corso, si prospetta quindi ricco di colpi di scena. La questione dell'impronta 33 e la posizione dell'ex capo del Ris promettono di tenere banco per le prossime udienze, con le parti in causa che si confrontano su aspetti cruciali delle indagini e della ricostruzione dei fatti. L'accertamento della verità si presenta, dunque, come un percorso complesso e ancora lungo da percorrere.
Il caso Garlasco, a distanza di anni, continua a rappresentare uno dei casi giudiziari più intricati e dibattuti della cronaca italiana.
(