Gaza: Macron chiede il riconoscimento dello Stato palestinese

Gaza: La Striscia boccia il piano di Witkoff, Macron chiede il riconoscimento dello Stato palestinese
Il piano di pace proposto da Morty Witkoff per la Striscia di Gaza è stato respinto dal movimento palestinese. La principale causa del rifiuto risiede nella mancata previsione di una fine immediata alle ostilità e nel mancato accoglimento di altre cruciali richieste palestinesi. La notizia giunge a poche ore dal via libera espresso ieri dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu allo stesso piano, creando un ulteriore elemento di tensione nella già complessa situazione geopolitica.
"Il piano Witkoff non affronta le questioni fondamentali che stanno alla base del conflitto", ha dichiarato un portavoce del movimento palestinese in una conferenza stampa improvvisata questa mattina. "Non prevede la fine dell'occupazione, né una giusta soluzione per i rifugiati palestinesi. È semplicemente inaccettabile." La dichiarazione evidenzia la profonda diffidenza che permane tra la popolazione palestinese e le proposte di mediazione internazionali, spesso percepite come parziali e sbilanciate a favore di Israele.
Intanto, il Presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito con forza la necessità di un riconoscimento internazionale dello Stato palestinese. In un'intervista rilasciata questa mattina a una radio francese, Macron ha definito il riconoscimento "un dovere morale per la comunità internazionale". Ha inoltre sottolineato l'urgenza di una soluzione a due Stati, basata sulle linee del 1967, come unico percorso percorribile per raggiungere una pace duratura e giusta nel conflitto israelo-palestinese. Le sue parole si inseriscono nel più ampio dibattito internazionale sulla questione palestinese, che vede sempre più voci chiedere un'azione più decisa da parte della comunità internazionale per porre fine all'occupazione e garantire i diritti del popolo palestinese.
La situazione a Gaza rimane estremamente delicata e instabile. La bocciatura del piano Witkoff complica ulteriormente la ricerca di una soluzione pacifica e solleva nuovi interrogativi sul futuro della Striscia. La comunità internazionale è chiamata a un ruolo più attivo e a una maggiore coerenza nelle azioni per promuovere una risoluzione del conflitto basata sulla giustizia e sul rispetto del diritto internazionale.
L'evolversi della situazione verrà monitorato con attenzione nei prossimi giorni, in attesa di eventuali sviluppi e nuove iniziative diplomatiche. La speranza rimane quella di una soluzione pacifica e duratura che ponga fine alle sofferenze del popolo palestinese e garantisca la sicurezza di entrambi i popoli.
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