Petraeus: dopo l'Ucraina, Putin potrebbe puntare alla Lituania

L'allarme di Petraeus: Putin dopo l'Ucraina potrebbe puntare sulla Lituania
David Petraeus, ex comandante delle forze statunitensi in Afghanistan e Iraq, lancia un allarme inquietante sulle possibili mosse future di Vladimir Putin. Secondo il generale, l'invasione dell'Ucraina non sarebbe che l'inizio di una più ampia strategia russa, motivata dalla pretesa di proteggere le minoranze russofone e volta a testare la reazione della NATO. Non si tratterebbe solo di un'operazione militare, ma di una precisa strategia geopolitica a lungo termine, la cui prossima tappa potrebbe essere la Lituania.
"Putin non si fermerà in Ucraina", ha affermato Petraeus in una recente intervista, sottolineando come la Russia utilizzi la scusa della protezione delle comunità russofone per giustificare le sue azioni aggressive. Questo, secondo l'ex generale, è un pretesto per ampliare l'influenza russa e testare la determinazione degli alleati occidentali e della NATO stessa. La scelta della Lituania, stato membro della NATO confinante con l'oblast di Kaliningrad, non sarebbe casuale. La presenza di una significativa minoranza russofona nel paese potrebbe essere utilizzata come pretesto per una nuova invasione, imitando il modello già visto in Ucraina.
L'analisi di Petraeus non si limita a una semplice previsione, ma si basa su una profonda conoscenza della strategia russa e della sua propensione all'espansionismo. Il generale evidenzia come la debolezza percepita della risposta occidentale all'annessione della Crimea nel 2014 e all'invasione dell'Ucraina nel 2022 abbia rafforzato la convinzione di Putin di poter agire con impunità. Questa percezione, secondo Petraeus, potrebbe spingere il presidente russo a ulteriori azioni aggressive.
La preoccupazione espressa da Petraeus è condivisa da molti esperti di geopolitica. La vicinanza geografica della Lituania alla Russia, unita alla presenza di una minoranza russofona, la rende un obiettivo potenzialmente vulnerabile. La risposta della NATO a una potenziale aggressione russa contro la Lituania sarà quindi cruciale per determinare l'evoluzione della situazione geopolitica in Europa.
La comunità internazionale è chiamata a una risposta ferma e unita per scongiurare ulteriori aggressioni russe. L'analisi di Petraeus rappresenta un monito importante: la situazione in Ucraina non è isolata, ma potrebbe essere parte di un piano più ampio che richiede una risposta decisa e coordinata da parte degli alleati occidentali.
È necessario, quindi, rafforzare la presenza militare della NATO nei paesi baltici e intensificare la diplomazia per cercare una soluzione pacifica alla crisi, senza sottovalutare la determinazione di Putin e la sua strategia a lungo termine.
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