Dazi Trump all'acciaio: +50%, Cina e UE accusate di "spietatezza"

Trump alza ancora la posta: dazi al 50% sull'acciaio, guerra commerciale senza esclusione di colpi
L'amarezza per le recenti decisioni della giustizia americana non ferma Donald Trump nella sua battaglia commerciale. Il tycoon, dopo le sentenze sfavorevoli sui dazi imposti su alcuni prodotti, ha annunciato un ulteriore inasprimento delle misure protezionistiche, alzando al 50% le tariffe sull'acciaio importato. Questa decisione, a suo dire, è una risposta necessaria alla concorrenza "spietata" di Cina e Unione Europea, accusate di pratiche commerciali sleali."La Cina e l'Ue sono partner commerciali spietati", ha tuonato Trump in un tweet, ribadendo la sua determinazione a difendere l'industria americana. "Non permetterò che la nostra nazione venga sfruttata. I dazi al 50% sull'acciaio sono solo l'inizio. Ci saranno altre azioni". La decisione è stata presa nonostante le pressioni internazionali e le preoccupazioni per possibili ripercussioni negative sull'economia globale. Molti analisti temono una vera e propria guerra commerciale, con conseguenti aumenti dei prezzi e danni alle catene di approvvigionamento.
Nonostante le sconfitte giudiziarie, Trump ha annunciato che ricorrerà alla Corte Suprema per ribaltare le decisioni che hanno annullato alcuni dei suoi dazi. "Non ci arrenderemo", ha dichiarato, mostrando una chiara volontà di proseguire la sua linea dura in materia di commercio internazionale. Questa determinazione, però, ha sollevato dubbi sulla reale efficacia delle sue strategie e sulla possibilità di raggiungere un accordo con i suoi principali partner commerciali. L'aumento dei dazi sull'acciaio rischia infatti di provocare ritorsioni da parte della Cina e dell'Ue, aggravando ulteriormente le tensioni.
La situazione è dunque molto complessa e incerta. La decisione di Trump di aumentare i dazi al 50% sull'acciaio rappresenta un'escalation significativa nel conflitto commerciale, e le conseguenze potrebbero essere di vasta portata. Resta da vedere come reagiranno i mercati internazionali e quali saranno le mosse successive di Cina e Unione Europea. La possibilità di una risoluzione pacifica sembra al momento molto remota, mentre la prospettiva di una guerra commerciale prolungata e dannosa diventa sempre più concreta. L'attenzione dei mercati rimane alta, in attesa di ulteriori sviluppi.
Seguiremo gli sviluppi della situazione e vi terremo aggiornati.
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