Docente si pente delle minacce alla figlia di Meloni: "Errore grave, ma non con questo esecutivo"

Professore napoletano dopo il post contro la figlia di Meloni: "Errore, ma resto delle mie idee"
Un insegnante di tedesco di un istituto superiore in provincia di Napoli è finito al centro di una bufera mediatica dopo aver pubblicato un post sui social contenente minacce nei confronti della figlia della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L'uomo, dopo le numerose critiche e la condanna unanime, si è scusato pubblicamente per il suo gesto, definendolo "uno stupido errore". Tuttavia, ha ribadito la fermezza delle proprie convinzioni politiche, precisando di non aver mai avuto intenzione di ledere la persona della premier.
"Mi scuso con la signora Meloni per le parole usate, è stato un gesto impulsivo e profondamente sbagliato", ha dichiarato il professore in una breve intervista rilasciata a un quotidiano locale. "Non volevo certo colpire sua figlia, ma mi sono lasciato trasportare dalla rabbia e dalla frustrazione. Il mio post è stato frainteso, ma questo non giustifica il mio comportamento."
L'insegnante ha inoltre spiegato di aver sporto denuncia per le numerose intimidazioni e insulti ricevuti online a seguito della pubblicazione del suo post. Secondo quanto riferito, l'uomo sarebbe stato oggetto di una vera e propria campagna di odio digitale, con messaggi di minacce e insulti di ogni genere. La situazione, dunque, è ulteriormente complicata dalle reazioni avverse alla sua iniziale pubblicazione sui social network.
Nonostante le scuse e la denuncia per le intimidazioni subite, il docente ha ribadito di non voler rinnegare le proprie posizioni politiche. "Rimango convinto delle mie idee, ma ho capito che il modo in cui le ho espresse è stato completamente sbagliato. Ho commesso un errore grave e ne pagherò le conseguenze, ma non cambierò le mie convinzioni", ha aggiunto.
La vicenda ha sollevato un acceso dibattito sulla libertà di espressione e sul limite tra critica politica e minacce personali. La questione è particolarmente delicata data la posizione del docente, figura di riferimento per i giovani studenti. L'istituto scolastico, intanto, ha avviato un'indagine interna per valutare eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dell'insegnante.
Il caso ha attirato l'attenzione dei media nazionali, e si attende di capire quali saranno le ulteriori conseguenze per il professore e quale sarà l'impatto sulla sua carriera e sulla vita professionale.
La vicenda evidenzia la necessità di un dibattito pubblico civile e responsabile, dove le critiche politiche siano espresse con rispetto e senza ricorrere a intimidazioni o minacce.
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