Caso Garlasco: la difesa di Sempio chiede chiarimenti sulla catena di custodia delle vecchie prove
Garlasco: Nuovo Incidente Probatorio, la Difesa di Sempio Chiede Verifiche sulla Catena di Custodia
Un nuovo capitolo si apre nel caso del delitto di Garlasco, con l'incidente probatorio fissato per il 17 giugno. La Procura ha disposto nuovi prelievi del DNA, coinvolgendo diverse persone. Al momento, per tutelare le indagini e il diritto alla riservatezza delle persone coinvolte, non è possibile rendere pubblici i nomi specifici degli individui sottoposti ai prelievi. La riservatezza è fondamentale in questa fase delicata delle indagini.
La difesa di Olindo Romano, rappresentata dall'avvocato Sempio, ha però sollevato un punto cruciale, chiedendo approfondimenti sulla catena di custodia dei reperti già acquisiti. In particolare, si concentra sull'ipotesi di indagare sul Santuario della Bozzola, ipotizzando possibili collegamenti con il caso. L'avvocato Sempio ha dichiarato l'importanza di garantire la massima trasparenza e completezza delle indagini, al fine di accertare la verità dei fatti.
L'incidente probatorio del 17 giugno sarà quindi un momento chiave per l'evolversi delle indagini. Si attendono sviluppi significativi, in particolare sulle richieste della difesa di Romano riguardo alla catena di custodia e alle possibili nuove linee investigative. La speranza è che questo atto processuale contribuisca a fare luce su aspetti ancora oscuri di questa complessa vicenda giudiziaria che ha scosso l'opinione pubblica per anni.
La decisione della Procura di disporre nuovi prelievi del DNA dimostra la volontà di esaminare ogni possibile elemento probatorio. L'esito di queste analisi potrebbe rivelarsi determinante per la ricostruzione dei fatti e per la definizione del quadro accusatorio. Sarà fondamentale attendere gli sviluppi del 17 giugno per avere un quadro più chiaro della situazione e comprendere appieno le implicazioni di queste nuove indagini sul caso Garlasco.
L'attenzione mediatica resta alta, con l'opinione pubblica in attesa di risposte definitive su un caso che, dopo anni, continua a generare interrogativi e dibattiti.
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