Spagna frena su armi israeliane, Germania esporta per mezzo miliardo.

Spagna frena su armi israeliane, Germania esporta per mezzo miliardo.

Spagna: Stop agli acquisti di tecnologia militare israeliana. Tensioni internazionali per Gaza

Madrid ha deciso di sostituire la tecnologia sviluppata dall'azienda israeliana Elbit Systems con soluzioni locali, una scelta che segue le crescenti tensioni internazionali legate alla situazione nella Striscia di Gaza. Questa decisione, annunciata senza troppi clamori, rappresenta un'importante svolta nelle relazioni commerciali tra Spagna e Israele nel settore della difesa. Si tratta di un'azione significativa, che si aggiunge all'annuncio di un blocco degli acquisti di armi equipaggiate con tecnologia israeliana da parte del governo spagnolo. La portata di questa decisione è ancora da valutare completamente, ma indica un cambiamento di rotta nella politica di approvvigionamento militare spagnola.


"È necessario esaminare attentamente se ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza sia conciliabile con il diritto internazionale umanitario", ha dichiarato il Ministro degli Esteri tedesco, sottolineando la gravità della situazione e la necessità di un'analisi approfondita delle violazioni dei diritti umani. Questa dichiarazione, giunta da Berlino, aggiunge ulteriore pressione sulla comunità internazionale, in particolar modo sullo Stato di Israele, e sottolinea l'importanza del rispetto del diritto internazionale. La Germania, nonostante le dichiarazioni di preoccupazione, mantiene comunque un volume di esportazioni militari verso Israele stimato intorno ai 500 milioni di euro. Una cifra che solleva interrogativi sulla coerenza tra parole e azioni.


La Spagna, con la sua decisione di sostituire la tecnologia Elbit e di bloccare ulteriori acquisti, si pone come un esempio di presa di posizione più decisa rispetto ad altre nazioni europee. Resta da vedere se questa scelta avrà un impatto significativo sulle strategie militari spagnole a lungo termine e se ispirerà altre nazioni europee ad adottare misure analoghe. La situazione in Medio Oriente rimane estremamente delicata e la decisione spagnola, sebbene circoscritta al settore degli armamenti, potrebbe rappresentare un primo passo verso un ripensamento più ampio delle relazioni internazionali con Israele, almeno per quanto riguarda il settore della difesa e l'export di tecnologia militare.


L'attenzione ora si concentra sulle possibili ripercussioni di questa scelta da parte della Spagna e sulle reazioni di Israele. La vicenda solleva importanti questioni etiche e politiche relative all'export di armi e alla responsabilità della comunità internazionale di fronte a violazioni dei diritti umani.

(03-06-2025 13:04)