**Conflitto russo-ucraino: appello di Leone XIV a Putin per un'iniziativa di pace da parte di Mosca.**
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Tensioni Altissime: Putin e Zelensky Lontani dalla Pace, Interviene il Pontefice
Città del Vaticano/Mosca/Kiev - La crisi ucraina si fa sempre più profonda, con segnali contrastanti che arrivano dai protagonisti chiave del conflitto. Il presidente russo ha affermato di desiderare la pace, attribuendo a Kiev la responsabilità dell'escalation. Durante un colloquio con Leone XIV, ha sottolineato la sua volontà di trovare una soluzione pacifica, sebbene le sue dichiarazioni successive gettino ombre su questa apertura.
"Io voglio la pace, Kiev l'escalation", avrebbe dichiarato il presidente russo, parole che contrastano con le accuse mosse nei confronti del governo ucraino, definito come un regime che alimenta il conflitto.
Nel frattempo, l'ex presidente Trump ha rivelato di aver avuto un colloquio con Putin, ma ha espresso un cauto pessimismo circa una risoluzione immediata. "Ho parlato con Putin, niente pace immediata", ha dichiarato.
La posizione del presidente russo si è inasprita ulteriormente, arrivando a definire impossibile un vertice con Zelensky, paragonando i negoziati a un dialogo "con i terroristi". Un linguaggio duro che allontana ulteriormente la possibilità di un incontro risolutivo.
La risposta del presidente ucraino non si è fatta attendere. "Quello russo è ultimatum inaccettabile, non un memorandum", ha tuonato, rigettando al mittente qualsiasi proposta che limiti la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina.
Mosca, dal canto suo, ha alzato il tono dello scontro, accusando i paesi occidentali di essere direttamente "coinvolti negli attacchi alla Russia", alimentando la narrazione di un conflitto più ampio e complesso.
In questo scenario di crescente tensione, l'appello di Leone XIV a Putin assume un significato ancora più importante. "La Russia faccia un gesto che favorisca la pace", ha esortato il Pontefice, un invito alla responsabilità e alla moderazione che risuona come un monito in un momento critico per il futuro dell'Europa. La Santa Sede continua a monitorare attentamente la situazione, offrendo la propria disponibilità a mediare e facilitare il dialogo tra le parti.
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