Voto decisivo, Landini fiducioso: "Quorum a portata, basta con norme inique".

Voto decisivo, Landini fiducioso: "Quorum a portata, basta con norme inique".

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Referendum Lavoro: Landini chiude a Roma, Confindustria frena

Roma, 12 giugno 2024 - Si avvia alla conclusione la campagna referendaria promossa dalla CGIL su diverse questioni legate al mondo del lavoro. Ieri, il segretario generale Maurizio Landini ha tenuto un comizio conclusivo a Roma, ribadendo la necessità di abrogare alcune norme considerate lesive per i diritti dei lavoratori.

"Siamo vicini al quorum," ha dichiarato Landini, "e siamo convinti che con il voto popolare possiamo cambiare leggi sbagliate che precarizzano il lavoro e negano tutele fondamentali." Il segretario ha poi aggiunto: "Dopo il referendum, non ci fermeremo. Daremo vita a un movimento per un nuovo modello sociale ed economico."

Le proposte referendarie, come noto, riguardano principalmente la cancellazione delle norme che limitano la responsabilità solidale negli appalti e la reintroduzione di un sistema di causali più stringente per i contratti a termine. Un altro quesito mira a liberalizzare ulteriormente l'accesso ai voucher per le prestazioni occasionali.

Netta la presa di posizione di Confindustria. Fonti interne all'associazione degli industriali, interpellate sulla chiusura della campagna referendaria, hanno espresso forte preoccupazione: "Ridiscutere il Jobs Act sarebbe una follia," hanno dichiarato. "Si tratterebbe di un ritorno al passato che penalizzerebbe le imprese e frenerebbe la creazione di nuovi posti di lavoro."

Confindustria teme che un eventuale successo del referendum possa generare incertezza normativa e disincentivare gli investimenti. Le prossime settimane saranno decisive per capire se il voto popolare darà ragione al segretario Landini o alle preoccupazioni del mondo imprenditoriale. L'esito del referendum avrà un impatto significativo sul futuro del mercato del lavoro italiano.

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(07-06-2025 01:00)