Gaza: Israele rade al suolo, annientando ogni traccia.
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Gaza: Polvere e Macerie, l'Orrore di un Orizzonte Cancellato
Gaza, 2024 - Nulla blocca lo sguardo. Chilometri di desolazione si estendono a perdita d'occhio. Venti mesi di raid hanno reso piatto l'orizzonte, una distesa di polvere e macerie che testimonia la violenza inaudita che si è abbattuta su questa terra.
L'esercito israeliano ha mostrato un tunnel, un budello scavato nel cuore della terra, luogo in cui, secondo quanto dichiarato, è stato ucciso Mohammed Sinwar, fratello di una figura centrale degli attacchi del 7 ottobre. Un'affermazione che, se confermata, segnerebbe un punto importante nella strategia militare israeliana.
Le bombe dell'Idf, instancabili, continuano a cancellare anche le ombre. La ricostruzione, in questo scenario apocalittico, appare un miraggio lontano, quasi irraggiungibile. La popolazione civile, già stremata da anni di conflitto, si trova a fronteggiare una crisi umanitaria senza precedenti. Acqua, cibo, medicine: beni essenziali che scarseggiano drammaticamente.
La comunità internazionale osserva, preoccupata, questo dramma consumarsi. Appelli alla tregua, tentativi di mediazione, condanne. Ma sul terreno, la realtà è fatta di esplosioni, di dolore e di disperazione. Un orizzonte cancellato, simbolo di una ferita profonda che segnerà per sempre la storia di questa regione.
Restano le immagini, crude e implacabili, di un paesaggio devastato. Testimonianze silenziose di una tragedia umana che non può e non deve essere dimenticata.
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