**Cittadinanza negata: boom di respingimenti, i proponenti puntano il dito contro il Movimento 5 Stelle.**

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Cittadinanza, scontro sullo Ius Scholae: Comitato all'attacco, replica M5S e Magi
BRRoma - Si infiamma il dibattito sulla legge per la cittadinanza, con un acceso scambio di accuse tra il comitato promotore di una riforma più ampia, il Movimento 5 Stelle e Riccardo Magi di +Europa. Al centro della discussione, i numeri record di dinieghi alla concessione della cittadinanza e la proposta di ius scholae, considerata insufficiente da una parte del fronte progressista.
BRIl comitato promotore ha espresso forte delusione, definendo il sostegno politico attuale come "debole" e insufficiente a portare avanti una riforma organica. "Siamo di fronte a numeri inaccettabili di rifiuti, che testimoniano una politica miope e discriminatoria," hanno dichiarato in una nota. L'attenzione si concentra sulla necessità di superare la logica restrittiva attuale e di adottare criteri più inclusivi, che tengano conto del percorso di integrazione dei giovani stranieri nati o cresciuti in Italia.
BRLa replica del Movimento 5 Stelle non si è fatta attendere. Fonti del partito di Conte hanno ribadito la posizione chiara e coerente sul tema: "Abbiamo sempre sostenuto la necessità di lavorare sullo ius scholae, una proposta concreta e realizzabile che può rappresentare un primo passo importante verso una riforma più ampia. Non siamo contrari ad ampliare la discussione, ma crediamo che lo ius scholae sia un punto di partenza imprescindibile."
BRSul tema è intervenuto anche Riccardo Magi, che ha sottolineato come la decisione finale spetti al Parlamento. "La discussione sulla cittadinanza è complessa e tocca valori fondamentali. È compito del Parlamento affrontare la questione con serietà e responsabilità, trovando un punto di equilibrio tra le diverse posizioni. La proposta di ius scholae è una delle opzioni sul tavolo, ma spetta alle Camere valutarne l'opportunità e la fattibilità."
BRLe accuse mosse dai promotori della riforma mirano a smuovere le acque e a sollecitare un impegno maggiore da parte delle forze politiche, in un momento storico in cui il tema dell'integrazione e dei diritti dei migranti è più che mai urgente e delicato.
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