Consultazioni al capolinea? L'ennesimo fallimento riapre il dibattito.

Referendum, un dibattito infinito: fallimento annunciato o strumento da salvare?
L'ennesimo referendum con un'affluenza insufficiente ha riacceso il dibattito sull'utilità e l'efficacia di questo strumento di democrazia diretta. Mentre le urne si svuotavano, le voci si sono levate da più parti per analizzare le cause del fallimento e proporre soluzioni alternative. Renato Ghisleri, sondaggista di Euromedia Research, ha espresso chiaramente il suo pensiero: “Inutile la scelta di politicizzare la campagna referendaria. Si è persa l'occasione di un confronto sui temi reali, preferendo lo scontro ideologico, allontanando così i cittadini dalle urne”.
Parallelamente, dall'Istituto Cattaneo arriva una proposta concreta: “Va ridotta la soglia per il quorum”. L'obiettivo, secondo i ricercatori, è rendere più agevole il raggiungimento del quorum, evitando che la volontà di una minoranza, per quanto numerosa, venga frustrata dall'astensione. Si tratta di una proposta che mira a rendere più accessibile e democratico lo strumento referendario.
La questione centrale rimane: il referendum è uno strumento da riformare o da archiviare? Le posizioni sono divergenti. Da un lato, c'è chi sostiene la necessità di una profonda revisione, puntando su una maggiore informazione e coinvolgimento dei cittadini, magari attraverso l'utilizzo di strumenti digitali e campagne di sensibilizzazione più efficaci. Dall'altro, c'è chi mette in dubbio l'utilità stessa del referendum, considerandolo uno strumento costoso e spesso manipolato dalla politica.
Al di là delle diverse opinioni, un dato è certo: l'astensione record degli ultimi referendum rappresenta un campanello d'allarme. È necessario un confronto serio e approfondito tra tutte le forze politiche e la società civile per trovare una soluzione che garantisca una partecipazione democratica più ampia e consapevole. Solo così si potrà evitare che il referendum diventi un mero esercizio di stile, incapace di incidere realmente sulle scelte del Paese.
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