California in fiamme: Newsom accusa Trump di "manovre dittatoriali" dopo l'invio di 700 marines

California in fiamme: Newsom accusa Trump di "manovre dittatoriali" dopo l

California in fiamme: 2000 soldati della Guardia Nazionale a Los Angeles, scontro Newsom-Trump

La situazione in California si sta ulteriormente surriscaldando, con un'escalation di tensione tra il governatore Gavin Newsom e l'ex presidente Donald Trump. A seguito delle recenti proteste a San Francisco, che hanno visto alcuni arresti, l'amministrazione federale ha dispiegato 700 marine, una decisione che Newsom ha definito "follie di un dittatore". La risposta dell'ex presidente non si è fatta attendere: "Lo arresterei", ha dichiarato Trump, riferendosi al governatore della California.

La situazione è ulteriormente complicata dall'arrivo di altri 2000 soldati della Guardia Nazionale a Los Angeles. Newsom ha bollato questo dispiegamento come "inutilizzato", accusando Trump di alimentare le tensioni e di agire in modo pericoloso. "È una mossa politicamente motivata e pericolosa, che non fa altro che destabilizzare ulteriormente la situazione", ha dichiarato il governatore durante una conferenza stampa trasmessa in diretta streaming su YouTube.

La tensione tra Sacramento e Washington è ormai alle stelle. La California ha infatti intentato una causa contro l'amministrazione federale, contestando la legittimità del dispiegamento delle truppe senza il consenso dello stato. "Non tollereremo questa interferenza illegale nella nostra sovranità", ha affermato il procuratore generale della California. L'escalation militare desta preoccupazione tra gli osservatori, che temono un'ulteriore radicalizzazione del clima politico e un'intensificazione dei disordini civili. La situazione richiede una de-escalation immediata e un dialogo costruttivo tra le parti coinvolte, per evitare conseguenze ancora più gravi.

Il dispiegamento di militari federali in uno stato senza il consenso del governatore apre un pericoloso precedente, ha commentato un esperto di legge costituzionale dell'Università di Berkeley, sottolineando la delicatezza della situazione e i potenziali rischi per la democrazia americana. La Corte Suprema dovrà ora esaminare la legittimità dell'azione dell'amministrazione federale, un processo che potrebbe protrarsi per mesi, lasciando la California in uno stato di incertezza.

Intanto, le proteste continuano, alimentate dalla polarizzazione politica sempre più accentuata e dalla mancanza di un dialogo effettivo tra le diverse fazioni. La speranza è che la situazione si plachi prima che le tensioni degenerino ulteriormente in violenza.

(10-06-2025 11:15)