Proteste in California: la dura condanna di Trump, sovraffollamento a Guantanamo
Crisi Cuba: Tajani pro rimpatrio italiani, Trump minaccia forza, proteste negli USA
La situazione a Cuba è drammatica, con migliaia di immigrati bloccati a Guantanamo e proteste che si diffondono negli Stati Uniti. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato la disponibilità del governo italiano a rimpatriare eventuali cittadini italiani presenti nella base navale americana a Cuba, in seguito alle crescenti tensioni. Una dichiarazione che segue le forti parole del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha promesso una risposta "con la forza" alla situazione.
"Anche italiani nella base cubana? Siamo pronti al rimpatrio", ha affermato Tajani in una conferenza stampa a Roma. Il Ministro ha sottolineato la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini italiani e di collaborare con le autorità statunitensi per una soluzione pacifica alla crisi.
Intanto, il leader della Lega, Matteo Salvini, ha commentato la situazione con un laconico: "Trump fa il suo mestiere". Un'affermazione che non approfondisce la questione ma sembra esprimere una certa comprensione per l'atteggiamento deciso del Presidente americano.
Negli Stati Uniti, la situazione è esplosa in una serie di proteste violente. A Los Angeles è stato imposto il coprifuoco nel centro città, mentre a New York si sono tenute numerose marce. In Texas, la Guardia Nazionale è stata mobilitata per fronteggiare eventuali disordini, mentre in California le proteste si stanno diffondendo rapidamente. Di fronte alla violenza, Trump non ha usato mezzi termini, definendo i manifestanti "animali".
La notizia più allarmante riguarda la presenza di circa novemila immigrati a Guantanamo. Una situazione umanitaria critica che richiede un'azione immediata da parte della comunità internazionale.
L'escalation della tensione tra Stati Uniti e Cuba, unita alle proteste negli USA e alla precaria situazione degli immigrati a Guantanamo, dipinge un quadro estremamente preoccupante. La comunità internazionale attende con ansia gli sviluppi della situazione e l'adozione di misure concrete per risolvere la crisi umanitaria e riportare la calma.
Seguiremo gli sviluppi della situazione e vi terremo aggiornati.
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