La Toscana e il "no" di Ranieri alla Nazionale

La Toscana e il "no" di Ranieri alla Nazionale

Ranieri dice no all'Italia: la cena a Castelnuovo Berardenga che ha cambiato tutto

Mentre l'Italia affrontava e vinceva la Moldova in una partita valida per le qualificazioni a Euro 2024, Claudio Ranieri, contattato per la panchina azzurra, cenava tranquillamente a Castelnuovo Berardenga, in Toscana. Una cena lontana dal fragore dello stadio, una serata di riflessione che si è conclusa con una decisione clamorosa: il rifiuto della proposta del Presidente della FIGC, Gabriele Gravina.

La notizia, diffusa a macchia d'olio nelle ultime ore, ha lasciato tutti di stucco. Ranieri, allenatore esperto con una carriera internazionale di tutto rispetto, aveva incontrato Gravina per discutere della possibilità di guidare la Nazionale italiana. Ma la proposta, evidentemente, non ha convinto l'ex tecnico del Leicester e del Monaco.

La cena a Castelnuovo Berardenga, a quanto pare, è stata cruciale. Lì, tra i colli toscani e un'atmosfera rilassata, Ranieri avrebbe meditato attentamente sulla proposta, valutando pro e contro, le difficoltà del ruolo e le proprie ambizioni future. La decisione, maturata in un contesto lontano dalla pressione mediatica, è stata poi comunicata alla FIGC.

Le motivazioni precise del rifiuto non sono state ancora rese pubbliche. Si vocifera di divergenze di vedute sulla programmazione del progetto, sulle scelte dei calciatori e sulle strategie a lungo termine. Quel che è certo è che la scelta di Ranieri apre un nuovo capitolo nella ricerca del successore di Roberto Mancini, un capitolo che si prospetta ricco di colpi di scena.

La Federazione Italiana Giuoco Calcio, dal canto suo, è ora chiamata a valutare nuove candidature. Il tempo stringe, le qualificazioni a Euro 2024 sono in corso e l'Italia deve trovare al più presto un nuovo commissario tecnico capace di guidare la squadra verso l'obiettivo. La serata tranquilla di Ranieri a Castelnuovo Berardenga, dunque, ha scosso il mondo del calcio italiano, lasciando spazio a interrogativi e nuove ipotesi sul futuro della Nazionale.

La vicenda evidenzia anche la complessità del ruolo di commissario tecnico della Nazionale, un incarico che richiede non solo competenze tecniche ma anche una forte resistenza alla pressione e la capacità di gestire situazioni ad alta tensione. La decisione di Ranieri, presa in un'atmosfera così diversa da quella frenetica del calcio professionistico, sottolinea forse l'importanza di momenti di riflessione e di una valutazione serena delle proprie priorità.

(12-06-2025 09:52)