**Israele-Iran: una quarantennale guerra ombra, dalle radici khomeiniste a Gaza.**

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Dalla Rottura al Baratro: Israele e Iran, Oltre 40 Anni di Ostilità
Teheran e Gerusalemme: due capitali, due mondi apparentemente inconciliabili. La storia delle loro relazioni, segnata da promesse di cooperazione e poi da un abisso di reciproca diffidenza, è un racconto lungo e complesso, che affonda le radici nella rivoluzione islamica del 1979.BR Prima del 1979, Israele e Iran, sotto lo Scià Mohammad Reza Pahlavi, intrattenevano rapporti diplomatici e commerciali relativamente cordiali. L'Iran era visto come un importante baluardo contro l'influenza sovietica nella regione. Tutto cambiò radicalmente con l'avvento dell'Ayatollah Ruhollah Khomeini. La rivoluzione islamica portò alla rottura delle relazioni e all'adozione di una retorica violentemente anti-israeliana. Khomeini considerava Israele un "tumore canceroso" da estirpare.BR Da allora, il confronto è avvenuto principalmente per procura. L'Iran ha sostenuto finanziariamente e militarmente gruppi come Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza, impegnati in conflitti diretti con Israele. Accuse reciproche di destabilizzazione regionale e di sostegno al terrorismo sono all'ordine del giorno.BR L'escalation più recente, a seguito dell'attacco del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas, ha portato le tensioni a un nuovo livello. Mentre l'Iran ha negato un coinvolgimento diretto nell'attacco, il suo sostegno ideologico e materiale a Hamas è innegabile. La guerra a Gaza ha ulteriormente polarizzato la regione, alimentando il conflitto tra Israele e i suoi avversari, tra cui l'Iran.BR L'ombra della questione nucleare iraniana pesa gravemente su questo scenario. I timori che l'Iran possa sviluppare armi nucleari hanno spinto Israele a considerare, pubblicamente e privatamente, opzioni militari per impedirlo. Un attacco israeliano alle strutture nucleari iraniane, una prospettiva che fino a poco tempo fa sembrava remota, ora viene discussa con crescente serietà.BR Quale futuro per queste due nazioni? La diplomazia sembra al momento un'utopia. La distanza ideologica, gli interessi contrapposti e la profonda sfiducia reciproca rendono difficile immaginare una de-escalation nel breve termine. La regione rimane in bilico, con il rischio costante di un conflitto più ampio e devastante.BR Approfondimento ISPI```(