Cittadinanza negata: l'allarme di Francesco Piccolo a RepIdee.

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Francesco Piccolo a RepIdee: l'intellettuale, i No alla cittadinanza e un'autoanalisi maschile

L'impegno politico e culturale oggi? "Deve essere quello di guardare." Così lo scrittore Francesco Piccolo, intervenuto a RepIdee, ha delineato il ruolo cruciale dell'intellettuale contemporaneo. Un ruolo che non si limita alla semplice denuncia, ma che implica un'osservazione acuta e una capacità di analisi profonda della realtà circostante.BR
Uno dei temi centrali dell'incontro è stato il dibattito sulla cittadinanza, con Piccolo che ha sottolineato come i "No" ripetuti a favore di una riforma debbano generare una seria riflessione collettiva. Non si tratta solo di numeri, ma di persone, di storie, di un'integrazione che stenta a realizzarsi. Un'integrazione che, a suo dire, passa anche attraverso una revisione critica del nostro modo di pensare e di agire.BR
E a proposito di revisione critica, Piccolo non ha esitato a mettersi in discussione in prima persona. "Io mi sentivo progressista, ma continuo a sbagliare" ha ammesso candidamente, affrontando il tema della mascolinità tossica e degli stereotipi di genere. Un'ammissione che evidenzia la necessità di un costante lavoro su se stessi, di un'autocritica sincera per superare pregiudizi radicati e costruire una società più equa e inclusiva.BR
L'intervento di Francesco Piccolo a RepIdee ha offerto spunti di riflessione importanti sul ruolo dell'intellettuale, sulla cittadinanza e sulla necessità di un cambiamento culturale profondo. Un cambiamento che parte dall'osservazione, passa per l'autocritica e si concretizza in un impegno costante per la giustizia sociale.

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(14-06-2025 19:39)