La leadership iraniana sotto pressione: Khamenei promette protezione in una fase critica.

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Khamenei Sotto Pressione: "Risposta Senza Mezzi Termini" Alle Proteste, Putin Offre Mediazione
Teheran trema. La Guida Suprema, l'Ayatollah Khamenei, si trova ad affrontare la più grave crisi di legittimità degli ultimi anni. Le proteste che divampano nel paese, alimentate da crescenti difficoltà economiche e restrizioni sociali, sembrano aver raggiunto un punto di non ritorno. In un discorso trasmesso in diretta televisiva, Khamenei ha promesso una "risposta senza mezzi termini" a chi, a suo dire, "minaccia la stabilità della Repubblica Islamica".
La situazione interna è resa ancor più delicata dall'interessamento della Russia. Il Presidente Putin, in una telefonata resa pubblica dal Cremlino, ha espresso il suo "sostegno" alla Guida Suprema e si è offerto di mediare tra il governo e le frange più radicali dell'opposizione. L'offerta di mediazione, tuttavia, è vista da molti analisti come un tentativo di Mosca di consolidare la propria influenza nella regione, sfruttando la vulnerabilità del regime iraniano. L'Iran, in questo momento, appare isolato e vulnerabile.
Fonti interne al governo riferiscono di un acceso dibattito in corso tra i vertici del potere. Alcuni esponenti moderati spingerebbero per un dialogo con i manifestanti, al fine di allentare la tensione e scongiurare un'escalation. Altri, invece, sostenuti dai pasdaran, invocano una repressione più dura. Khamenei, stretto tra queste due anime del regime, rischia di perdere il controllo della situazione e, con esso, il suo potere. La Guida Suprema ha ribadito: “Difenderemo il popolo”. Ma le parole non bastano più.
Il futuro dell'Iran è appeso a un filo.
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