**Orgoglio Ribelle: La Parata Ignorata che Sfida l'Esclusione Istituzionale**
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Pride Fuorilegge infiamma Roma: da Piazza Esedra alle Terme di Caracalla, un fiume di colori rivendica diritti
Roma, [inserire data odierna] - Un'ondata di orgoglio ha travolto oggi la Capitale. Migliaia di persone hanno partecipato al Pride fuorilegge, un corteo vibrante e determinato che ha preso il via da Piazza Esedra per snodarsi attraverso le vie del centro fino a raggiungere le suggestive Terme di Caracalla. La manifestazione, nata come risposta alla percezione di marginalizzazione e invisibilità da parte delle istituzioni, ha rivendicato con forza i diritti della comunità LGBTQIA+.
Il serpentone multicolore, animato da musica, balli e slogan incisivi, ha attraversato le principali arterie romane, attirando l'attenzione di turisti e passanti. Al centro delle richieste, la necessità di un impegno concreto da parte della politica per garantire pari opportunità, contrastare le discriminazioni e riconoscere pienamente i diritti delle persone LGBTQIA+.
"Per le istituzioni noi non esistiamo," ha dichiarato una delle organizzatrici, sottolineando la frustrazione e il senso di abbandono che hanno spinto alla creazione di questo evento alternativo. "Siamo stanchi di promesse non mantenute e di una politica che spesso ci ignora o, peggio, ci attacca."
Madrina d'eccezione della manifestazione è stata Rose Villain, artista poliedrica e icona per molti giovani. La cantante, dopo aver sfilato con i manifestanti, si è esibita in concerto sul palco allestito presso l'Ippodromo delle Capannelle, infiammando il pubblico con la sua energia e i suoi messaggi di inclusione. Un'ulteriore occasione per ribadire l'importanza di lottare per un mondo più giusto e rispettoso delle diversità.
L'evento si è svolto senza incidenti, grazie anche alla presenza discreta delle forze dell'ordine. Al termine del corteo, i partecipanti si sono riversati nelle vie circostanti, continuando a festeggiare e a condividere le proprie esperienze. Il Pride fuorilegge si conferma, dunque, come un importante momento di aggregazione, di lotta e di visibilità per la comunità LGBTQIA+ romana e non solo.
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