Ecco un titolo possibile: **G7 unito per la distensione in Medio Oriente, appello anche a Trump.**

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Svolta al G7: Pressioni Convergenti Spingono il Presidente Usa alla De-escalation in Medio Oriente
Taormina, Italia - Una sessione intensa e prolungata al vertice del G7 di Taormina ha visto i leader delle principali economie mondiali convergere su una strategia unificata per la de-escalation delle tensioni in Medio Oriente. La svolta è arrivata dopo una serie di colloqui bilaterali e multilaterali, culminati in un appello congiunto al Presidente degli Stati Uniti per un'azione diplomatica più incisiva.
Fonti interne al summit riferiscono di un clima inizialmente teso, con divergenze di vedute sulla gestione della crisi tra Israele e Palestina. Tuttavia, la determinazione dei leader europei, in particolare il Presidente del Consiglio italiano, e il forte impegno del Primo Ministro canadese, hanno gradualmente convinto il Presidente statunitense a riconsiderare la propria posizione.
Il comunicato finale, siglato congiuntamente da tutti i leader, inclusa la Casa Bianca, sottolinea l'urgenza di un cessate il fuoco immediato e di un ritorno al tavolo negoziale. Viene inoltre ribadita la necessità di garantire l'accesso umanitario alla popolazione civile colpita dal conflitto.
"Abbiamo espresso al Presidente la nostra profonda preoccupazione per l'escalation di violenza e la destabilizzazione della regione," ha dichiarato un portavoce del G7. "La sua apertura al dialogo e la sua disponibilità a firmare questa dichiarazione congiunta rappresentano un passo importante verso la pace."
Restano da vedere gli sviluppi concreti di questa svolta diplomatica. Molti analisti si interrogano sull'effettiva volontà del Presidente americano di tradurre in azioni concrete gli impegni presi a Taormina. Tuttavia, l'unità di intenti dimostrata al G7 offre una speranza concreta per una soluzione pacifica del conflitto.
Il documento impegna gli stati membri a supportare ogni iniziativa per una soluzione diplomatica.
Aggiornamento: I primi segnali di distensione arrivano da Gerusalemme, dove il Governo israeliano ha annunciato una pausa nelle operazioni militari.
Sito della Casa Bianca ```
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