Maccioni: Lo stupore di un mondo che premia la cattiveria

Maccioni: Lo stupore di un mondo che premia la cattiveria

L'editoriale di Avvenire finisce tra i temi d'esame: polemiche e riflessioni

Un editoriale del direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, è finito tra le tracce della maturità 2024, scatenando un dibattito acceso. Al centro della discussione, l'analisi del linguaggio utilizzato nel pezzo, con particolare riferimento all'espressione "li abbiamo asfaltati", usata per descrivere una vittoria politica. Un'espressione, secondo alcuni, troppo aggressiva e poco consona al tono generalmente atteso da un quotidiano come Avvenire.

"Sorpreso, riscoprire il rispetto in un mondo dove la cattiveria diventa valore", ha dichiarato il giornalista e scrittore Marco Maccioni, commentando la vicenda. Maccioni, intervenuto a RaiNews, ha espresso stupore per la scelta della traccia, evidenziando la discrepanza tra il linguaggio utilizzato nell'editoriale e i valori generalmente promossi dal giornale. Ha sottolineato come l'espressione "asfaltati", comunemente utilizzata in contesti sportivi o politici aggressivi, e emblematica del linguaggio utilizzato anche da personaggi come Donald Trump, sia in contrasto con un'auspicata cultura del rispetto e del dialogo.

Maccioni ha poi proseguito: "È inquietante constatare come un'espressione tanto violenta sia ormai entrata nel lessico comune, persino in contesti che dovrebbero privilegiare la pacatezza e la riflessione. È un campanello d'allarme sulla deriva della nostra comunicazione pubblica, dove la cattiveria sembra essere diventata un valore, o almeno uno strumento considerato efficace".

La scelta dell'editoriale di Avvenire come traccia d'esame ha dunque sollevato un'importante riflessione sul linguaggio politico e giornalistico, e sulla necessità di promuovere una comunicazione più responsabile e rispettosa. La polemica si concentra non solo sul merito del pezzo, ma anche sulla sua idoneità come spunto di riflessione per i maturandi, chiedendosi se una traccia così "forte" sia effettivamente la migliore per stimolare un confronto sereno e costruttivo.

Il dibattito prosegue, e la vicenda mette in luce la complessità del rapporto tra linguaggio, politica e formazione dei giovani.

(18-06-2025 10:12)