Cellulari di giornalisti sotto la lente: indagini su Paragon, coinvolto anche D'Agostino.

Caso Paragon: L'Ordine dei Giornalisti e la FNSI nominano consulenti per l'analisi dei cellulari spiati
La vicenda relativa al software di spionaggio Paragon continua a tenere banco. L'Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI), costituitisi parte civile nel procedimento, hanno annunciato la nomina di propri consulenti tecnici per gli accertamenti sui dispositivi mobili di giornalisti che sarebbero stati oggetto di attività di hacking.
La decisione è stata presa alla luce della delicatezza della questione e della necessità di tutelare la libertà di stampa e il diritto all'informazione. Tra i giornalisti coinvolti, si apprende, figurerebbe anche D'Agostino. Gli accertamenti tecnici sui cellulari dovranno far luce sull'eventuale compromissione dei dati sensibili e delle fonti dei giornalisti, nonché sull'entità e la durata delle attività di spionaggio.
"La nomina dei nostri consulenti è un passo fondamentale per fare chiarezza su questa vicenda gravissima," ha dichiarato il presidente dell'Ordine dei Giornalisti. "La libertà di stampa è un pilastro della democrazia e non possiamo tollerare che venga minacciata da attività illecite come questa."
La FNSI ha espresso piena solidarietà ai giornalisti coinvolti e ha ribadito il proprio impegno a difendere la professione da ogni forma di intimidazione e di attacco.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica, sono ancora in corso e si preannunciano complesse. L'obiettivo è quello di individuare i responsabili e accertare la portata del sistema di spionaggio messo in atto.
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