Tensione Israele-Iran: Putin e Xi condannano gli attacchi israeliani

Missile su Beer Sheva: Netanyahu apre all'eliminazione di Khamenei, la tensione sale
Un attacco senza precedenti ha scosso Israele. Un missile lanciato dall'Iran ha colpito direttamente il grande ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud del paese, provocando una tragedia di proporzioni ancora da definire. L'accaduto ha immediatamente innalzato la tensione internazionale a livelli critici. Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in una dichiarazione rilasciata poche ore dopo l'attacco, ha dichiarato che “tutte le opzioni sono sul tavolo”, lasciando intendere la possibilità di un intervento diretto contro il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei. Questa affermazione, carica di implicazioni geopolitiche enormi, ha suscitato immediate reazioni a livello globale.
Teheran ha risposto con veemenza alle accuse israeliane, attraverso una dichiarazione del suo rappresentante all'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea). Si legge nel comunicato: “Le narrazioni fuorvianti e le accuse infondate hanno conseguenze gravi. Condanniamo fermamente l'aggressione israeliana e ci riserviamo il diritto di rispondere”. Il tono deciso della risposta iraniana prefigura un ulteriore inasprimento della situazione già tesa.
Anche Mosca è intervenuta nella crisi, rispondendo alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, sulla possibilità di un rovesciamento del regime iraniano. Il Cremlino, tramite un portavoce, ha ricordato che “la risoluzione Onu sul principio di non interferenza negli affari interni degli Stati deve essere rispettata”. L'intervento russo evidenzia la complessità della situazione e l'importanza del ruolo di Mosca come attore chiave nella regione.
La telefonata tra il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente cinese Xi Jinping ha ulteriormente complicato il quadro. Secondo fonti diplomatiche, i due leader hanno espresso una “forte condanna agli attacchi israeliani”, chiedendo la massima moderazione a tutte le parti coinvolte. Questa presa di posizione congiunta di Mosca e Pechino, potenze con forti legami con Teheran, rappresenta un ulteriore ostacolo alla possibilità di una risposta militare israeliana diretta contro l'Iran.
La situazione rimane estremamente delicata. L'attacco all'ospedale di Beer Sheva rappresenta una grave escalation nel conflitto israelo-iraniano, con possibili conseguenze devastanti a livello regionale e internazionale. Il mondo osserva con apprensione gli sviluppi, sperando in una de-escalation prima che la situazione precipiti ulteriormente. Le Nazioni Unite sono impegnate negli sforzi diplomatici per evitare un conflitto su vasta scala.
(