Tenso confronto Israele-Iran: Putin e Xi condannano gli attacchi israeliani

Missile su Beer Sheva: Netanyahu apre alla possibilità di eliminare Khamenei
Un missile lanciato dall'Iran ha colpito direttamente l'ospedale Soroka di Beer Sheva, nel sud di Israele, provocando un'ondata di sdegno internazionale e innalzando la tensione nella già precaria situazione geopolitica mediorientale.
L'attacco, avvenuto nella giornata di oggi, ha causato numerosi feriti, tra cui medici e personale sanitario, e danni ingenti alla struttura ospedaliera. La gravità dell'accaduto ha spinto il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a dichiarare pubblicamente che "tutte le opzioni sono sul tavolo", lasciando intendere la possibilità di un'azione militare mirata contro l'Ayatollah Ali Khamenei, la massima autorità iraniana.
La risposta di Teheran non si è fatta attendere. Il portavoce del governo iraniano ha rigettato le accuse, definendole "narrazioni fuorvianti", e ha rivolto un'ammonizione al direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, avvertendolo che "le narrazioni fuorvianti hanno conseguenze". L'ambiguità della dichiarazione lascia spazio a diverse interpretazioni, alimentando ulteriormente le preoccupazioni internazionali.
Intanto, la situazione si complica ulteriormente con l'intervento di Mosca. Il Cremlino, attraverso un portavoce, ha risposto alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, riguardo alla possibilità di un rovesciamento del regime iraniano, invitandola a "leggere attentamente la risoluzione Onu su non interferenza negli affari interni degli Stati". Un chiaro segnale di disapprovazione dell'atteggiamento più interventista di alcuni Paesi occidentali.
A peggiorare il quadro, una telefonata tra il Presidente russo Vladimir Putin e il Presidente cinese Xi Jinping ha visto una "forte condanna agli attacchi israeliani", un ulteriore elemento di complessità in un contesto già estremamente delicato. L'allineamento tra Mosca e Pechino rappresenta un significativo ostacolo per eventuali azioni dirette contro l'Iran, aprendo scenari di possibili ritorsioni.
La comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi, temendo un'escalation del conflitto con conseguenze imprevedibili per la stabilità regionale e globale. La situazione richiede una risposta diplomatica immediata e coordinata per evitare un'ulteriore degenerazione del conflitto. L'incidente all'ospedale Soroka evidenzia la gravità della situazione e l'urgente necessità di una de-escalation.
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