Ecco un possibile titolo riformulato: **Iran: Stati Uniti tra spada e negoziati, l'Europa cerca la via diplomatica.**
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Trump: Due Settimane per Decidere sull'Iran? L'Europa Tenta la Diplomazia
L'ex Presidente Donald Trump ha dichiarato di avere intenzione di valutare, entro le prossime due settimane, la possibilità di un intervento diretto degli Stati Uniti nella crescente tensione tra Iran e Israele. La situazione, già precaria, rischia di degenerare ulteriormente dopo le recenti escalation, spingendo la comunità internazionale a cercare soluzioni urgenti. BRLa dichiarazione, rilasciata durante un comizio in Ohio, ha immediatamente scosso le cancellerie occidentali, con l'Europa che, parallelamente, sta intensificando gli sforzi diplomatici per scongiurare un conflitto aperto. BR"Dobbiamo essere pronti a tutto," avrebbe affermato Trump, lasciando intendere che tutte le opzioni, inclusa quella militare, sono sul tavolo. BRLa Casa Bianca, pur non rilasciando commenti ufficiali sulla questione, ha ribadito l'importanza di una de-escalation nella regione, sottolineando l'impegno degli Stati Uniti nel garantire la sicurezza di Israele. BRBRMa quali sono le ipotesi in campo per un eventuale intervento statunitense? BRSi parla di un supporto logistico e di intelligence rafforzato a favore di Israele, ma anche di possibili sanzioni economiche più severe nei confronti dell'Iran. Non si esclude, tuttavia, la possibilità di un intervento militare mirato contro infrastrutture strategiche iraniane, una mossa che, però, comporterebbe rischi enormi per la stabilità dell'intera area. BRBRNel frattempo, l'Unione Europea, guidata dall'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri, Josep Borrell, sta lavorando a una proposta di mediazione che possa coinvolgere le principali potenze regionali e internazionali. L'obiettivo è quello di riportare le parti al tavolo del negoziato e scongiurare un conflitto dalle conseguenze imprevedibili. BRResta da vedere se la diplomazia europea riuscirà a prevalere sull'escalation militare, mentre il mondo attende con il fiato sospeso la decisione di Donald Trump.
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