Medico Jesolo: licenziamento per otto minuti di anticipo

Medico Jesolo: licenziamento per otto minuti di anticipo

Medico di Jesolo licenziato: otto minuti di anticipo costano il posto di lavoro

Un caso che sta suscitando forti polemiche a Jesolo. Un medico, già portatore di quattro stent coronarici, ha accusato forti dolori toracici durante il suo turno di servizio presso la Croce Verde. Riconoscendo i sintomi di un possibile infarto, ha autonomamente deciso di recarsi in ospedale per sottoporsi ad un elettrocardiogramma, lasciando il suo turno di lavoro otto minuti prima della conclusione prevista.

Questa decisione, pur dettata da una condizione di salute critica, è costata al professionista il licenziamento. La Croce Verde di Jesolo, infatti, ha ritenuto l'abbandono anticipato del servizio una “grave inadempienza”, una decisione che ha scatenato un'ondata di indignazione tra i colleghi e l'opinione pubblica.

Il dottore, che preferisce per ora rimanere anonimo, ha dichiarato di aver avvertito un forte dolore al petto, accompagnato da altri sintomi inequivocabili. La scelta di recarsi immediatamente in ospedale è stata dettata dalla necessità di accertare la sua condizione di salute, evitando conseguenze potenzialmente molto gravi. “Ho agito nel mio interesse, ma soprattutto in quello dei miei pazienti”, ha affermato il medico, evidenziando come la sua priorità sia sempre stata la sicurezza dei pazienti sotto la sua cura. Una scelta, questa, che purtroppo non ha trovato comprensione da parte della direzione della Croce Verde.

La decisione di licenziare il medico è stata duramente criticata da molti, che sottolineano la priorità assoluta della salute del professionista. “È inaccettabile che un medico che ha riconosciuto sintomi di un possibile infarto venga licenziato per aver dato priorità alla propria vita”, ha dichiarato un rappresentante sindacale. “La Croce Verde dovrebbe rivedere la sua posizione, considerando le circostanze eccezionali e la professionalità del medico.”

L'episodio solleva interrogativi sulla gestione del personale e sulla sensibilità alle situazioni di emergenza all'interno dell'organizzazione. La vicenda è ora seguita da vicino dai sindacati che si battono per la reintegrazione del professionista e per l'apertura di un'indagine più approfondita sulla gestione dell'evento. La salute del medico, al momento, sembra essere fuori pericolo, anche se l'accaduto continua a tenere banco nella comunità di Jesolo. L'auspicio è che questo caso possa portare ad una maggiore attenzione alla salute dei lavoratori e ad una maggiore sensibilità da parte dei datori di lavoro.

La vicenda è ancora in corso di sviluppo e saranno necessari ulteriori approfondimenti per comprendere appieno le dinamiche e le responsabilità di quanto accaduto.

(21-06-2025 12:06)