Violenza sfigurante: Corte Costituzionale apre a riduzioni di pena, anche per aggressioni al volto.

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Codice Rosso: Consulta Interviene sulla Pena per Sfregio, Richiesta di Ricalibrazione
La Corte Costituzionale ha sollevato dubbi sulla rigidità della pena prevista per il reato di sfregio, nell'ambito delle disposizioni del cosiddetto Codice Rosso. La questione, emersa a seguito di un caso specifico giunto al vaglio dei giudici, riguarda la possibilità di applicare attenuanti anche a chi si è macchiato di questo crimine, che spesso colpisce in modo brutale le donne.BR Il Codice Rosso, introdotto per rafforzare la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, prevede pene severe per una serie di reati, tra cui, appunto, lo sfregio permanente del viso.
La Consulta, pur riconoscendo la gravità del reato e la necessità di proteggere le vittime, ha sottolineato come l'automatica esclusione di attenuanti possa violare il principio di proporzionalità della pena. Secondo i giudici, ogni caso deve essere valutato singolarmente, tenendo conto delle specifiche circostanze e del contesto in cui il reato è stato commesso.BR L'impossibilità di considerare eventuali elementi attenuanti, come ad esempio il pentimento dell'autore del reato o la sua situazione personale, potrebbe portare a pene eccessivamente severe e non adeguate alla gravità del fatto concreto.
La decisione della Corte Costituzionale non mette in discussione la validità del Codice Rosso nel suo complesso, ma invita il legislatore a riconsiderare la disciplina del reato di sfregio, al fine di garantire un giusto equilibrio tra la tutela delle vittime e il rispetto dei principi costituzionali in materia di diritto penale.BR Si attendono quindi sviluppi nei prossimi mesi, con possibili modifiche legislative volte a ricalibrare la pena per questo reato, consentendo ai giudici di valutare caso per caso la possibilità di concedere attenuanti.
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