Il virologo Burioni e la sua passione per la musica: "Devo tutto a Muti"

Il virologo Burioni e la sua passione per la musica: "Devo tutto a Muti"

Da Muti a Philadelphia: la strada accidentata di un immunologo

Roberto Burioni, nome noto nel panorama scientifico italiano per la sua battaglia contro le fake news e la sua divulgazione scientifica, ha recentemente rivelato un aspetto inedito della sua formazione professionale, un percorso inaspettatamente intrecciato con la musica e segnato da un incontro decisivo avvenuto a Philadelphia negli anni dell’epidemia di AIDS. In un'intervista rilasciata, lo scienziato ha dichiarato: “Se ho scelto di diventare immunologo, lo devo al maestro che ho inseguito a Philadelphia negli anni dell’Aids”.

Un'ammissione che getta luce su una personalità complessa, capace di coniugare rigore scientifico e passione artistica. Il racconto prosegue con un'inaspettata rivelazione: la sua passione per la virologia nasce, in parte, anche dalla sua esperienza musicale. “Io virologo grazie a Riccardo Muti”, ha affermato Burioni, spiegando di aver suonato in una band durante la sua giovinezza, un periodo che sembra avergli instillato la disciplina e la perseveranza necessarie per affrontare le sfide della ricerca scientifica. La figura di Muti, dunque, si colloca come un ulteriore tassello nel mosaico della sua formazione, rappresentando forse l'esempio di dedizione e rigore artistico che ha influenzato la sua scelta di vita.

L'esperienza a Philadelphia, durante gli anni drammatici dell'epidemia di AIDS, appare come un momento cruciale. L'incontro con un maestro non nominato, ma implicitamente di grande importanza per il suo percorso, ha segnato un punto di svolta, indirizzando definitivamente la sua carriera verso l'immunologia. Questo dettaglio aggiunge un tocco umano e profondo alla figura pubblica dello scienziato, solitamente percepito per il suo carattere franco e a volte polemico nel dibattito pubblico.

La dedica finale alla figlia, Caterina Maria: "Ora al piano solo con mia figlia Caterina Maria", rende ancora più intima e toccante questa confessione, sottolineando come la sua vita professionale sia sempre stata accompagnata da una forte dimensione familiare e personale. Un ritratto a tutto tondo di Roberto Burioni, un uomo di scienza che, oltre al microscopio e alle pubblicazioni scientifiche, ha nel cuore la musica, un maestro di Philadelphia e l’amore per la sua famiglia.

La storia di Burioni è un esempio di come percorsi apparentemente diversi possano convergere, dando vita a risultati straordinari. Un invito a guardare oltre le apparenze, a scoprire la complessità umana che si cela dietro i successi professionali, una complessità che, in questo caso, ha radici nella musica, in un maestro sconosciuto a Philadelphia e, ovviamente, nella passione per la scienza.

(22-06-2025 09:51)