USA e Iran: divisioni a destra, dem pronti all'impeachment.
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Bannon all'attacco: “L'America è stanca di guerre”
Washington, D.C. – La politica estera statunitense, in particolare quella riguardante l'Iran, continua a essere terreno di scontro ideologico negli Stati Uniti. Mentre la tensione nel Medio Oriente rimane palpabile, figure di spicco come Steve Bannon e Bernie Sanders esprimono forti preoccupazioni e visioni divergenti sul ruolo del Paese e sul potere decisionale in materia di conflitti.
Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca, si è fatto sentire con parole dure: “La maggioranza degli americani è contro un nuovo intervento militare. Vogliono che ci concentriamo sui problemi interni, sulla nostra economia, sulle nostre comunità. Continuare a inseguire conflitti all'estero è un errore costoso e pericoloso”. Bannon ha più volte criticato l'establishment politico di entrambi gli schieramenti, accusandolo di essere troppo incline a interventi militari senza un chiaro mandato popolare.
Dall'altra parte dello spettro politico, Bernie Sanders ha ribadito un principio fondamentale: “Soltanto il Congresso ha il potere costituzionale di portare il Paese in guerra. Qualsiasi azione militare, soprattutto di questa portata, deve essere autorizzata dal Congresso e non può essere decisa unilateralmente dall'Esecutivo.” Sanders ha sottolineato la necessità di un dibattito pubblico e di un voto formale in Parlamento prima di qualsiasi escalation militare.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che molti membri del Congresso, in particolare tra i Democratici, si sentono tenuti all'oscuro delle decisioni cruciali prese dall'amministrazione in materia di politica estera. Alcuni, sempre più numerosi, starebbero valutando la possibilità di avviare un procedimento di impeachment contro il Presidente per abuso di potere e violazione dei principi costituzionali.
Resta da vedere come si evolverà la situazione, ma è chiaro che la questione dell'Iran e del ruolo degli Stati Uniti nel Medio Oriente è destinata a infiammare il dibattito politico americano nei prossimi mesi.
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