**Borse: calma apparente, petrolio in calo attutisce i timori.**

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Benzina, prezzi in salita: Urso attiva l'allerta. Mercati respirano dopo la risposta iraniana
La situazione geopolitica in Medio Oriente, con la recente ritorsione limitata dell’Iran, pur avendo generato inizialmente timori, sembra essere stata interpretata dai mercati come un segnale di non escalation. Tuttavia, in Italia, la tensione internazionale si riflette sui prezzi dei carburanti, che registrano un'inattesa impennata.
Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha immediatamente convocato la Commissione di allerta rapida sui prezzi dei carburanti per monitorare la situazione e valutare eventuali misure da adottare. L'obiettivo è prevenire speculazioni e garantire la trasparenza dei prezzi al consumatore, in un momento di forte incertezza globale.
Nonostante la reazione militare, i mercati finanziari globali appaiono per il momento rassicurati. Il prezzo del greggio, dopo un iniziale sussulto, è in calo, e Wall Street ha dimostrato una notevole tenuta, scongiurando scenari di panico. Questo suggerisce che gli investitori, almeno per ora, non prevedono un'escalation incontrollata del conflitto.
Fonti del Ministero precisano che la Commissione analizzerà nel dettaglio le dinamiche dei prezzi alla pompa, verificando se l'aumento sia giustificato da fattori oggettivi o se vi siano comportamenti anomali da parte dei distributori. Il Governo, assicurano, è pronto ad intervenire per tutelare i consumatori.
Resta alta l'attenzione sull'evoluzione della crisi mediorientale, con la speranza che prevalga la via diplomatica per scongiurare un'ulteriore destabilizzazione della regione e conseguenti ripercussioni economiche globali. BR Sarà fondamentale monitorare costantemente i prezzi nei prossimi giorni per capire se l'intervento della Commissione avrà un effetto calmierante e per evitare ulteriori disagi ai cittadini.
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