Ecco un titolo riformulato: **Walzer critica l'atteggiamento muscolare: "Netanyahu non strumentalizzi l'America, rischia di ritorcersi contro gli USA"**

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Walzer: "La reazione militare all'Iran è stata debole, l'America non sia lo strumento di Netanyahu"
Princeton, New Jersey - In un'intervista esclusiva rilasciata oggi, il rinomato filosofo politico Michael Walzer, docente emerito all'Institute for Advanced Study di Princeton, ha espresso le sue opinioni in merito alle recenti tensioni tra Iran e Israele e al ruolo degli Stati Uniti. Walzer ha affrontato il tema con la lucidità e la profondità di analisi che lo contraddistinguono, sottolineando come la risposta militare israeliana all'attacco iraniano, definita da molti come moderata, sia stata, a suo avviso, strategicamente mirata a de-escalation.
"Credo che l'Iran volesse principalmente salvare la faccia, dimostrare di poter rispondere ad un attacco percepito come una violazione della propria sovranità," ha affermato Walzer. "La reazione di Israele, sebbene ferma, è sembrata calibrata per evitare un'escalation incontrollata. L'obiettivo, presumo, era quello di ristabilire una deterrenza senza provocare una guerra aperta."
Tuttavia, Walzer ha messo in guardia contro un approccio eccessivamente aggressivo da parte degli Stati Uniti. "Le minacce da 'boss' non servono," ha dichiarato con fermezza. "È fondamentale che l'America non venga percepita come un mero strumento nelle mani del governo Netanyahu. La politica estera americana deve essere guidata da principi e interessi propri, non da dinamiche interne alla politica israeliana."
Walzer ha poi evidenziato la necessità di un approccio diplomatico multilaterale, coinvolgendo attivamente i paesi della regione e le potenze internazionali. "La stabilità del Medio Oriente richiede un dialogo costruttivo e una comprensione reciproca. Un'escalation militare non farebbe altro che alimentare il ciclo di violenza e destabilizzare ulteriormente la regione." Ha inoltre sottolineato l'importanza di affrontare le cause profonde del conflitto, come la questione palestinese e le rivalità settarie.
Infine, Walzer ha ribadito il suo appello alla prudenza e alla moderazione. "La leadership politica, sia in Israele che negli Stati Uniti, deve agire con saggezza e responsabilità. Il futuro della regione dipende dalla capacità di superare gli interessi di parte e di lavorare per un futuro di pace e prosperità per tutti."
Secondo alcuni analisti, la posizione di Walzer riflette un crescente timore, all'interno della comunità accademica e politica americana, di un coinvolgimento eccessivo degli USA nel conflitto mediorientale.
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