**Addio a Clark Olofsson, il bandito che diede il nome alla "sindrome di Stoccolma"**

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È Scomparso Clark Olofsson: Il Criminale Dietro la Discutibile "Sindrome di Stoccolma"
Clark Olofsson, figura controversa del crimine svedese e involontario "ispiratore" della cosiddetta Sindrome di Stoccolma, è deceduto quest'anno. La sua storia, legata indissolubilmente alla rapina alla Kreditbanken di Stoccolma nel 1973, ha riacceso il dibattito su una condizione psicologica tutt'oggi avvolta nel mistero.
Il termine "Sindrome di Stoccolma" emerse proprio in seguito a quell'evento, descrivendo la reazione apparentemente paradossale degli ostaggi che, anziché provare paura e ostilità verso i loro rapitori, svilupparono un legame emotivo con loro. La vicenda di Olofsson ha sempre sollevato interrogativi sul confine tra meccanismo di difesa e vera e propria patologia psichiatrica.
Diversi esperti continuano a discutere animatamente sulla validità scientifica della sindrome. Alcuni sostengono che si tratti di una forma di identificazione con l'aggressore, un modo per sopravvivere psicologicamente a una situazione di estrema minaccia. Altri la considerano una reazione emotiva complessa, influenzata da fattori come la gratitudine per la sopravvivenza e la paura di ritorsioni.
Indipendentemente dalla sua validità come diagnosi formale, la Sindrome di Stoccolma rimane un concetto culturalmente potente, utilizzato per descrivere dinamiche complesse di potere e affetto in situazioni estreme. La scomparsa di Clark Olofsson, uomo simbolo di un evento così controverso, riapre inevitabilmente una riflessione su questo fenomeno.
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