Iran: escalation nucleare e divieto d'accesso all'AIEA per Grossi.

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Tensioni Iran-Israele: Mossad, Nucleare e Gaza al Centro della Scacchiera Globale
Le tensioni tra Iran e Israele rimangono altissime, con una serie di sviluppi che alimentano l'incertezza nella regione e a livello internazionale. La CNN ha riportato che, a seguito degli ultimi attacchi, non sarebbero state utilizzate bombe "bunker buster" su Isfahan, alimentando speculazioni sulle effettive capacità di risposta israeliane e sulle strategie adottate.
Parallelamente, emergono nuove indiscrezioni sulle attività del Mossad. Secondo fonti non confermate, ma ampiamente riprese da diversi media, l'agenzia di intelligence israeliana avrebbe spiato il programma nucleare iraniano per anni, raccogliendo informazioni cruciali sulle sue reali ambizioni.
Il Qatar, nel frattempo, si propone come mediatore. "La pace tra Iran e Israele apre una finestra per la tregua a Gaza," hanno dichiarato fonti governative qatarine, sottolineando la potenziale correlazione tra la de-escalation nel conflitto israelo-iraniano e la possibilità di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Tuttavia, la fattibilità di una pace duratura appare ancora lontana.
Negli Stati Uniti, l'ex Presidente Trump ha espresso forti critiche nei confronti dell'Iran, definendo "ridicola" e "una bufala" l'ipotesi di concedere trenta miliardi di dollari a Teheran per lo sviluppo di un programma nucleare civile. "Trenta miliardi a Teheran per nucleare civile? Ridicolo, è una bufala!", ha tuonato. Le sue parole risuonano con il timore che l'Iran possa utilizzare tali fondi per scopi militari.
La situazione si complica ulteriormente con l'annuncio dell'Iran di aver bandito il capo dell’AIEA, Rafael Grossi, dai suoi siti nucleari. Questa decisione desta preoccupazione a livello internazionale e solleva interrogativi sulla trasparenza del programma nucleare iraniano e sulla sua conformità agli accordi internazionali.
La regione rimane quindi in una fase di grande instabilità, con il futuro appeso a delicati equilibri geopolitici e alla capacità delle parti coinvolte di intraprendere un percorso di dialogo costruttivo.
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