Canada: Addio tassa tech, negoziati con Giappone in impasse

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G7: Accordo sulla Tassa Minima Globale, ma Tensioni Persistono

Il G7 ha raggiunto un accordo di principio sulla tassa minima globale sulle aziende, fissandola al 15%. Una notizia che arriva dopo giorni di intense trattative e che rappresenta un importante passo avanti nella lotta all'evasione fiscale internazionale. L'accordo, tuttavia, non è esente da complicazioni e lascia spazio a interpretazioni diverse, come dimostra la proposta parallela degli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti, pur aderendo al principio della tassa minima, hanno annunciato una soluzione parallela, indicando la possibilità di applicare un'imposta sul reddito minimo globale leggermente differente dal 15% concordato con gli altri Paesi del G7. Questa mossa ha suscitato qualche preoccupazione tra i partner internazionali, che temono una possibile frammentazione dell'approccio globale alla tassazione delle multinazionali. La questione necessita di ulteriori chiarimenti e di una definizione più precisa dei dettagli per evitare disparità competitive.

Nel frattempo, l'ex presidente Donald Trump ha lanciato un'altra bomba mediatica. Commentando la situazione, Trump ha affermato che la scadenza del 9 luglio sui dazi commerciali potrebbe essere sia estesa che accorciata, lasciando intendere una certa flessibilità nella sua posizione ma anche un elemento di incertezza sulle future politiche commerciali degli Stati Uniti.

L'Unione Europea, dal canto suo, continua a lavorare per trovare un compromesso interno sul livello dell'imposta minima, che si aggirerebbe intorno al 10%, in linea con le proprie esigenze e con la necessità di evitare penalizzazioni eccessive per le proprie imprese. La ricerca di un punto di equilibrio tra gli interessi nazionali e l'obiettivo di una tassazione globale armonizzata è cruciale per il successo dell'iniziativa.

A completare il quadro di un G7 tutt'altro che monolitico, il Canada ha annunciato la revoca della tassa sui giganti tecnologici. Una decisione che arriva in un momento di stallo delle trattative con il Giappone sulla stessa materia, evidenziando le difficoltà di raggiungere un accordo globale uniforme sulle nuove forme di tassazione digitale.

L'accordo sul 15% rappresenta un successo importante, ma la strada verso una tassazione internazionale equa ed efficace è ancora lunga e tortuosa. Le divergenze emerse tra i membri del G7 dimostrano la complessità della sfida e la necessità di un continuo dialogo e di una maggiore cooperazione internazionale per garantire che le grandi aziende contribuiscano in modo giusto al finanziamento dei servizi pubblici in tutto il mondo. La strada per la piena attuazione di questa riforma fiscale globale è ancora lunga e piena di ostacoli, ma il raggiungimento di un accordo di massima rappresenta un primo, importante passo avanti.

(01-07-2025 08:01)