**Hamas esige certezze per la tregua, mentre Israele frena sulla fine del conflitto dopo le parole di Trump.**

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Gaza: Tregua Fragile, Incognite sul Ritiro e Aiuti Umanitari
Gaza, 15 Novembre 2024 - L'annuncio di un possibile allungamento del periodo di pausa nei combattimenti a Gaza, inizialmente promosso dagli Stati Uniti, si scontra con una serie di incertezze riguardanti sia il definitivo ritiro delle truppe israeliane dalle aree densamente popolate, sia le modalità concrete di distribuzione degli aiuti umanitari alla popolazione stremata. Fonti vicine ad Hamas riferiscono che l'organizzazione starebbe cercando garanzie solide, ritenendo insufficienti le dichiarazioni finora rilasciate.
La proposta di tregua estesa, anticipata da dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump, sembra infatti non includere un impegno formale da parte di Israele a cessare definitivamente le ostilità. Questa mancanza di chiarezza alimenta le preoccupazioni di Hamas, che teme una ripresa dei combattimenti una volta terminato il periodo concordato di "pausa umanitaria".
Il nodo cruciale, secondo analisti del conflitto, risiede nella definizione dei termini del ritiro israeliano. Hamas richiede un disimpegno completo da specifiche zone, considerate vitali per la gestione degli aiuti e per la ripresa delle attività civili. L'esercito israeliano, tuttavia, pare intenzionato a mantenere un controllo strategico su determinate aree, adducendo motivazioni di sicurezza.
Altrettanto delicata è la questione della distribuzione del cibo e dei medicinali. Organizzazioni umanitarie internazionali hanno espresso serie riserve sulla capacità di garantire un accesso equo e sicuro agli aiuti, in un contesto caratterizzato da distruzione, sfollamento e presenza di gruppi armati. Si temono saccheggi e deviazioni degli aiuti, con il rischio di esacerbare ulteriormente la crisi umanitaria.
"Abbiamo bisogno di impegni concreti, non solo di parole," ha dichiarato una fonte interna ad Hamas, che preferisce rimanere anonima. "Il popolo palestinese ha bisogno di garanzie che questa tregua non sia solo una pausa prima della prossima ondata di violenza."
La situazione resta in evoluzione. Nelle prossime ore sono attese ulteriori comunicazioni da parte dei mediatori internazionali, nel tentativo di trovare un punto di incontro che possa soddisfare le esigenze di entrambe le parti e, soprattutto, alleviare le sofferenze della popolazione civile.
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