Gaza: Raid israeliano su Deir al Balah, colpiti sfollati e sedi Onu. Presenti anche italiani.
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Offensiva IDF a Deir al Balah: Rifugiati e ONU sotto Tiro, Presenza Italiana Nell'Area
Deir al Balah, Gaza - La situazione umanitaria a Gaza si aggrava ulteriormente con l'intensificarsi dell'offensiva israeliana (IDF) nella zona di Deir al Balah. Era l’unica città rimasta parzialmente risparmiata dai raid, e per questo motivo ospitava un numero elevatissimo di rifugiati provenienti da altre aree della Striscia. Purtroppo, anche qui, la popolazione civile e le organizzazioni umanitarie sono ora sotto pressione costante.
Le prime segnalazioni indicano che i bombardamenti hanno colpito anche aree densamente popolate, dove si trovano rifugiati e sedi di agenzie delle Nazioni Unite. Si temono numerose vittime civili e un'ulteriore crisi umanitaria, con difficoltà crescenti nell'accesso a cibo, acqua e cure mediche. La situazione è resa ancora più complessa dal fatto che a Deir al Balah operano ancora le poche organizzazioni umanitarie rimaste attive a Gaza, e la loro capacità di intervento è seriamente compromessa.
Fonti sul campo confermano la presenza di cittadini italiani nell'area, impegnati in progetti di assistenza umanitaria e cooperazione internazionale. Al momento non si hanno notizie di italiani coinvolti direttamente nei combattimenti, ma la Farnesina sta monitorando costantemente la situazione, in stretto contatto con le organizzazioni presenti sul territorio. La sicurezza dei nostri connazionali è la priorità assoluta.Ulteriori sviluppi verranno comunicati nelle prossime ore.
La comunità internazionale esprime crescente preoccupazione per l'escalation del conflitto e chiede un cessate il fuoco immediato per consentire l'accesso degli aiuti umanitari e proteggere la popolazione civile. La Striscia di Gaza si trova sull'orlo del collasso, e ogni ulteriore giorno di combattimenti aggrava una situazione già disperata.
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