Gaza sotto attacco: Israele minaccia l'annessione se Hamas rifiuta la tregua

Trump e Netanyahu divisi sulla crisi a Gaza: "Fame" vs "Non si muore di fame" mentre i morti salgono
La situazione a Gaza continua a precipitare. Mentre il bilancio delle vittime della guerra tra Israele e Hamas sfiora le 60.000 unità, con altri 34 morti registrati dall'alba a seguito di raid delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), emerge una profonda divergenza di opinioni tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu sulla situazione umanitaria nella Striscia.Trump, in un'intervista rilasciata ieri, ha dichiarato: "A Gaza c'è molta gente affamata". Una dichiarazione che contrasta nettamente con quella del Primo Ministro israeliano Netanyahu, il quale ha risposto con fermezza: "Nella Striscia non si muore di fame". La discrepanza tra le due affermazioni alimenta ulteriormente le tensioni già altissime.La situazione sul campo è drammatica. L'escalation della violenza, con bombardamenti incessanti e la crescente carenza di cibo, acqua e medicine, sta mettendo a dura prova la popolazione civile. Hamas, nel frattempo, continua a lanciare razzi contro Israele, rendendo ancora più difficile qualsiasi tentativo di negoziazione per una tregua umanitaria.La minaccia di un'annessione israeliana di Gaza incombe. Diversi media internazionali riferiscono che, se Hamas non accetterà un cessate il fuoco, Israele procederà all'annessione della Striscia. Una prospettiva che apre scenari futuri incerti e potenzialmente molto pericolosi, innescando reazioni a catena di difficile previsione. La comunità internazionale guarda con crescente apprensione all'evolversi della situazione, sollecitando un immediato cessate il fuoco e l'apertura di corridoi umanitari per portare aiuti alla popolazione in difficoltà. La pressione diplomatica è intensa, ma al momento non si intravedono segnali di un rapido miglioramento della situazione. Il futuro di Gaza rimane incerto, appeso a un filo di speranza tra le dichiarazioni contrastanti e la tragedia che si consuma quotidianamente.È urgente un intervento internazionale per evitare una catastrofe umanitaria di proporzioni inimmaginabili.
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