Gaza: ultimatum di Israele ad Hamas, rischio annessione. Aggiornamenti dal fronte.
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Gaza, la Crisi Umanitaria si Acuisce: Tensioni tra Trump e Netanyahu
La situazione a Gaza rimane drammatica, con un bilancio delle vittime che continua a salire vertiginosamente. Le ultime notizie parlano di raid intensificati da parte delle Idf, che avrebbero causato la morte di altre 34 persone dall'alba, portando il numero totale di vittime dall'inizio del conflitto a quasi 60 mila.
Nel frattempo, emergono nuove tensioni diplomatiche. L'ex Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe espresso preoccupazione al premier israeliano, Netanyahu, riguardo alla grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, affermando che "a Gaza c'è molta gente affamata". La risposta di Netanyahu è stata categorica: "Nella striscia non si muore di fame". Questa divergenza di opinioni sottolinea la crescente pressione internazionale su Israele per affrontare la crisi umanitaria.
Le agenzie umanitarie lanciano appelli disperati per un accesso immediato e senza ostacoli agli aiuti umanitari. Le scorte di cibo, acqua e medicinali sono ai minimi storici, mettendo a rischio la vita di centinaia di migliaia di persone, tra cui molti bambini.
Sul fronte diplomatico, si rincorrono voci riguardanti un possibile accordo di tregua. Secondo indiscrezioni riportate da diversi media, se Hamas non dovesse accettare la proposta di tregua, Israele starebbe valutando l'annessione di Gaza. Questa ipotesi solleva forti preoccupazioni a livello internazionale, con il rischio di un'escalation del conflitto e conseguenze imprevedibili per la regione.
La comunità internazionale continua a monitorare attentamente la situazione, auspicando un cessate il fuoco immediato e una soluzione politica duratura che garantisca la sicurezza e la stabilità nella regione. L'ONU ha ribadito la necessità di rispettare il diritto internazionale umanitario e di proteggere i civili.
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