Guerra dei dazi: Ue colpita al 15%, Trump alza la posta fino al 41% (e al 35% per il Canada)

Guerra dei dazi: l'UE pronta, Apple teme perdite miliardarie
L'accordo raggiunto con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen entra in vigore tra sette giorni. Si tratta di un'intesa che prevede l'applicazione di tariffe doganali su una vasta gamma di prodotti, con percentuali variabili a seconda del paese di origine. L'impatto sull'economia globale si preannuncia significativo, con aziende come Apple che già temono conseguenze drammatiche.
Secondo le indiscrezioni trapelate, il Regno Unito si troverà a fronteggiare le tariffe più basse, con un'aliquota del 10%. Al contrario, la Siria dovrà affrontare le più severe, con un'imposizione del 41%. L'Unione Europea, nel complesso, subirà un'aliquota media del 15%, un dato che preoccupa non poco gli operatori economici.
La decisione, firmata dal presidente Trump, ha innescato un'ondata di critiche a livello internazionale. Le tariffe, inizialmente previste tra il 10% e il 41%, potrebbero addirittura salire al 35% per il Canada, aggravando ulteriormente le tensioni commerciali già esistenti.
Apple, in particolare, ha espresso forti preoccupazioni, stimando perdite potenziali per circa un miliardo di dollari a causa dell'aumento dei costi di importazione. La multinazionale di Cupertino sta valutando tutte le opzioni possibili per mitigare l'impatto negativo sulle sue attività, ma la situazione appare tutt'altro che rosea.
L'entrata in vigore delle nuove tariffe tra sette giorni rappresenta un momento cruciale per l'economia globale. Gli esperti prevedono un aumento dei prezzi al consumo e un rallentamento della crescita economica, con ripercussioni significative sulle catene di approvvigionamento internazionali. La situazione richiede una risposta coordinata a livello internazionale per evitare una vera e propria guerra commerciale su scala planetaria. Il futuro dell'interscambio commerciale mondiale appare incerto e minacciato da questa escalation protezionistica.
Resta da capire come si evolverà la situazione nei prossimi giorni. L'attenzione è ora rivolta alle possibili reazioni da parte dei paesi coinvolti e alle iniziative che verranno intraprese per affrontare questa nuova sfida economica. La speranza è quella di trovare una soluzione diplomatica che possa evitare un ulteriore aggravamento delle tensioni e preservare la stabilità del sistema commerciale globale.
La vicenda evidenzia la complessità delle relazioni economiche internazionali e l'importanza di una cooperazione globale per affrontare le sfide del commercio internazionale in modo costruttivo.
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