**Tulkarem: lembo di Palestina, arteria stradale contesa.**

**Tulkarem: lembo di Palestina, arteria stradale contesa.**

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Mariam: "Sette giorni con il drone sulla testa" - L'incubo di Tulkarem

Tulkarem, Cisgiordania - La voce di Mariam trema mentre racconta. Sette giorni rinchiusa in casa, senza acqua, senza luce, con il ronzio incessante di un drone sopra la testa e il terrore costante delle sparatorie. Una situazione insostenibile che ha spinto Mariam a un gesto disperato.

"Non ce la facevo più. I bambini piangevano, spaventati. Siamo rimasti senza niente," racconta Mariam, stringendo le mani. "Così, sono uscita. Ho alzato le mani e ho detto in ebraico: 'Qui ci sono solo bambini'. Non so come ho fatto a trovare il coraggio."

La situazione a Tulkarem è tesa. Mariam descrive una realtà dove la vita quotidiana è segnata dalla presenza militare e dalle restrizioni. "Viviamo in terra palestinese, ma la strada principale è controllata dai coloni. Dobbiamo fare giri immensi per andare a lavorare o a comprare da mangiare."

Il racconto di Mariam è solo una delle tante testimonianze che arrivano da Tulkarem, una città che si trova a vivere una situazione sempre più difficile. La speranza è che la sua voce, e quelle di tanti altri, possano essere ascoltate per porre fine a questa spirale di violenza e privazioni. Le conseguenze psicologiche di questi eventi sono incalcolabili, soprattutto sui bambini, testimoni di una realtà che nessun bambino dovrebbe mai vedere.

Questa testimonianza è stata raccolta direttamente sul posto.

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(02-08-2025 19:31)