Gaza: Netanyahu annuncia l'occupazione, via libera di Trump – fonti e indiscrezioni.
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Israele sull'orlo: Escalation a Gaza, Tensioni Interne e Pressioni Internazionali
La situazione in Medio Oriente è giunta a un punto critico. Fonti interne all'ufficio del Premier israeliano rivelano una determinazione inequivocabile: "Decisione presa, occupiamo Gaza". La notizia, che circola con insistenza tra i media, è amplificata dall'eco di un presunto "ok" da parte di . Questa prospettiva alimenta ulteriormente le già fortissime tensioni regionali.
Le divisioni interne al governo israeliano sembrano acuirsi. Secondo indiscrezioni, il Premier avrebbe intimato al capo dell’Idf: "Se non vuole l’operazione si dimetta". Un segnale di profonda spaccatura sulla strategia da adottare e sulla conduzione delle operazioni militari.
Nel frattempo, ex-capi della sicurezza israeliana, figure di spicco del panorama politico-militare, lanciano un appello disperato: " convinca a far finire la guerra". Un tentativo di mediazione esterna per scongiurare un'ulteriore escalation, evidenziando i rischi di una strategia militare senza fine.
Sul campo, la situazione umanitaria è sempre più drammatica. L'agenzia di stampa Wafa riporta: "Raid Idf contro operatori umanitari, 5 civili uccisi". Accuse gravissime che, se confermate, rappresenterebbero una violazione del diritto internazionale umanitario e aggiungerebbero ulteriore dolore alla popolazione civile.
La trasparenza e l'accesso all'informazione sono diventati un tema centrale. Oltre 100 reporter hanno firmato una petizione con un obiettivo chiaro: "L'ingresso della stampa a Gaza". Una richiesta pressante per garantire una copertura mediatica indipendente e imparziale, in un contesto di crescenti restrizioni e difficoltà di accesso all'area.
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