Salento al collasso: carissimo frisa e sosta da capogiro, addio turisti?

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Salento Svenduto: Caro Prezzi e Spiagge Vuote, la Fine di un'Era?
Dai cocktail a prezzi stellari agli ombrelloni inavvicinabili, il Salento, una delle mete turistiche più amate d'Italia, sembra aver perso il suo smalto. Dopo anni di boom ininterrotto, quest'estate si registra un calo significativo delle presenze, un campanello d'allarme per l'economia locale.
Il problema, secondo numerosi operatori del settore e turisti intervistati, è l'aumento esponenziale dei prezzi. "Una famiglia media, per una settimana di vacanza, rischia di spendere fino a 800 euro a testa solo per mangiare", ci confida un ristoratore di Otranto, che preferisce rimanere anonimo per timore di ripercussioni. "Parliamo di 'frise gourmet' a 17 euro, un caffè a 3 euro e gelati che superano i 5 euro a pallina. Cifre che, sommate al costo dell'alloggio e dei servizi spiaggia, diventano proibitive".
E a proposito di spiagge, l'accesso al mare sta diventando un lusso per pochi. "Un ombrellone e due lettini, in alcuni stabilimenti balneari, arrivano a costare anche 50 euro al giorno", lamenta una turista proveniente da Milano. "Senza contare i parcheggi, spesso introvabili e con tariffe che raggiungono i 5 euro l'ora. Una follia!".
Ma non sono solo i turisti "occasionali" a disertare il Salento. Anche i proprietari di seconde case, tradizionalmente affezionati alla zona, sembrano orientarsi verso altre destinazioni. "Molti amici hanno preferito affittare le loro case o addirittura metterle in vendita", spiega un residente di Gallipoli. "Non ne vale più la pena. Il rapporto qualità-prezzo è diventato insostenibile".
La situazione è critica e richiede un intervento immediato. Alcuni Comuni stanno cercando di correre ai ripari, promuovendo iniziative per calmierare i prezzi e garantire un'offerta turistica più accessibile. Ma la strada è ancora lunga e tortuosa. Riuscirà il Salento a riconquistare il suo antico splendore?
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