Condanna internazionale per l'offensiva a Gaza: Onu e Starmer chiedono a Netanyahu di fermarsi

Israele: Piano di Invasione di Gaza Approvato, Evacuazione entro il 7 Ottobre
Il Gabinetto di Sicurezza israeliano ha approvato un piano per un'operazione di terra nella Striscia di Gaza, con l'obiettivo di prendere il controllo di Gaza City.Secondo fonti governative, l'ordine di evacuazione per i residenti di Gaza City è fissato per il 7 ottobre. La decisione, presa dopo settimane di intense tensioni seguite al massiccio attacco di Hamas, ha scatenato immediate e forti reazioni internazionali.
Il Capo di Stato Maggiore dell'IDF, Herzi Halevi, avrebbe espresso preoccupazione riguardo alla fattibilità e alle potenziali conseguenze di un'operazione su così vasta scala. Le sue riserve, pur non essendo state rese pubbliche in dettaglio, evidenziano la complessità del piano e i potenziali rischi militari e umanitari.
La notizia è stata accolta con rabbia e disperazione dalle famiglie degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas. Molti hanno accusato il governo israeliano di mettere a rischio ulteriormente la vita dei loro cari con un'azione militare di tale portata. Le organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno espresso profonda preoccupazione per la sicurezza dei civili palestinesi e per il rispetto del diritto internazionale umanitario.
Le Nazioni Unite hanno condannato fermamente il piano, con il Segretario Generale António Guterres che ha esortato il Primo Ministro Benjamin Netanyahu a fermare immediatamente l'occupazione prevista. L'ONU ha sottolineato l'urgenza di trovare una soluzione diplomatica alla crisi e ha ribadito la necessità di proteggere i civili.
Anche dal Regno Unito arrivano forti critiche. Il leader laburista Keir Starmer ha definito il piano israeliano "un errore", evidenziando la necessità di privilegiare una soluzione pacifica e negoziata al conflitto.
L'escalation della situazione aumenta il timore di una catastrofe umanitaria a Gaza, con potenziali conseguenze devastanti per la popolazione civile. La comunità internazionale attende con ansia gli sviluppi delle prossime ore, sperando in una de-escalation e in un percorso che privilegi la ricerca di una soluzione diplomatica.
La situazione resta estremamente volatile e richiede una continua e attenta analisi.
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