Ecco un titolo alternativo: **Nagasaki, 80 anni dopo: un monito per il futuro.**

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Nagasaki, 80 anni dopo: la memoria viva contro l'oblio nucleare
La città ferita si stringe attorno ai sopravvissuti e lancia un monito al mondo: "Mai più".
NAGASAKI - Una Nagasaki avvolta in un silenzio denso di significato ha commemorato oggi l'ottantesimo anniversario del bombardamento atomico statunitense. La cerimonia, carica di emozione, si è svolta alla presenza di numerosi *hibakusha* (sopravvissuti alla bomba), autorità locali e delegazioni internazionali, unite nel ricordo di quella tragica mattina del 9 agosto 1945.
Il sindaco di Nagasaki, durante il suo discorso, ha ribadito con forza l'impegno della città a diventare l'ultimo luogo al mondo colpito dall'orrore nucleare. "Oggi, a ottant'anni di distanza, il nostro dolore è ancora vivo, ma la nostra determinazione a costruire un futuro di pace è più forte che mai," ha affermato, con la voce rotta dalla commozione.
Tra i presenti, spiccava la figura di Tanaka-san, una *hibakusha* che all'epoca aveva solo 7 anni. Con le mani tremanti, ha deposto un fiore bianco ai piedi del monumento per le vittime. "Ho visto l'inferno," ha raccontato con gli occhi lucidi. "Ho visto la mia città distrutta e la mia famiglia strappata via. Ma ho scelto di vivere per testimoniare e per assicurarmi che le generazioni future conoscano questo orrore."
La cerimonia è stata scandita da momenti di intensa spiritualità. I monaci buddisti hanno intonato preghiere di suffragio per le vittime, mentre i partecipanti hanno osservato un minuto di silenzio in segno di rispetto e cordoglio.
Un messaggio di speranza è giunto anche dalle parole di un giovane studente, rappresentante delle nuove generazioni. "Noi giovani abbiamo la responsabilità di custodire la memoria del passato e di impegnarci attivamente per un futuro libero da armi nucleari," ha dichiarato con fermezza.
La giornata si è conclusa con una solenne cerimonia di illuminazione di lanterne galleggianti, ognuna recante un messaggio di pace e un nome di una vittima del bombardamento. Le lanterne, fluttuando dolcemente sull'acqua, hanno portato con sé la preghiera di Nagasaki: che il mondo non dimentichi mai e che l'orrore nucleare non si ripeta mai più. Ulteriori informazioni sulla storia di Nagasaki sono disponibili qui.```
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