Botulismo: cosa sapere per evitarlo, parola all'esperto.

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Botulino: L'Allarme del Professor Locatelli sulle Conserve Casalinghe
"L'intossicazione da Botulino classica avviene tra le mura domestiche, a causa di conserve sottovuoto, specialmente se mal conservate". L'allarme arriva direttamente dal professor Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, che mette in guardia sui rischi legati alla preparazione e conservazione casalinga degli alimenti.
Il pericolo, spiega Locatelli, è legato alla Clostridium botulinum, un batterio anaerobico che produce una potente neurotossina. Questa tossina può svilupparsi in ambienti privi di ossigeno, come le conserve sottovuoto o quelle realizzate con tecniche improprie. BR
Come avviene l'intossicazione? Generalmente, il botulino si sviluppa in alimenti conservati in modo errato, soprattutto vegetali sott'olio o sott'aceto, salse e conserve di frutta e verdura. La mancanza di una corretta sterilizzazione e l'assenza di acidità sufficiente creano l'ambiente ideale per la proliferazione del batterio. BR
I sintomi dell'intossicazione da botulino possono comparire da poche ore a qualche giorno dopo l'ingestione dell'alimento contaminato e includono: visione offuscata o doppia, difficoltà nella deglutizione e nel linguaggio, debolezza muscolare progressiva e, nei casi più gravi, paralisi respiratoria. BR
Cosa fare per prevenire? Il professor Locatelli raccomanda di prestare massima attenzione alle tecniche di preparazione delle conserve casalinghe, seguendo scrupolosamente le linee guida fornite dalle autorità sanitarie. Fondamentale è garantire una corretta sterilizzazione dei barattoli e dei coperchi, utilizzare ingredienti freschi e di alta qualità e assicurarsi un'adeguata acidificazione degli alimenti conservati. In caso di dubbi sull'integrità di una conserva, è sempre meglio evitare di consumarla. BR
Si consiglia di consultare le linee guida del Istituto Superiore di Sanità per una corretta preparazione delle conserve casalinghe e di segnalare tempestivamente al proprio medico curante eventuali sintomi sospetti.
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