Genova, 7 anni senza il Morandi: 43 vite spezzate

Ponte Morandi, sette anni di dolore: Genova ricorda le vittime
Genova, 14 agosto 2023 – Sette anni fa, alle 11:36, il crollo del Ponte Morandi spezzava 43 vite e segnava indelebilmente la storia della città. Oggi, Genova si ferma per ricordare. Un minuto di silenzio, alle 11:36 precise, perché il ricordo delle vittime del tragico crollo resti vivo nella memoria collettiva. Il suono delle campane delle chiese genovesi e le sirene del porto accompagneranno quel momento di raccoglimento, un'eco silenziosa di un dolore che ancora oggi è palpabile.
Al Memoriale delle vittime, in località Polcevera, si terrà una commemorazione solenne, alla quale parteciperanno le autorità cittadine, i familiari delle vittime e rappresentanti delle istituzioni. Un luogo di memoria che vuole essere un simbolo di speranza e di rinascita, ma anche un monito perché simili tragedie non si ripetano più. La ricostruzione del nuovo Ponte San Giorgio, inaugurato nel 2020, rappresenta un simbolo concreto di questa rinascita, un segno tangibile della volontà di superare il trauma e ricostruire non solo un ponte ma anche un futuro migliore.
"Non dimenticheremo mai quel giorno. Il ricordo delle vittime sarà sempre vivo nei nostri cuori", ha dichiarato il sindaco di Genova, Marco Bucci, in un'intervista rilasciata pochi giorni fa. Le parole del sindaco esprimono il sentimento comune di una città che, pur provata da un dolore immenso, ha saputo reagire con forza e determinazione, dimostrando una straordinaria capacità di resilienza.
Oggi, non solo Genova ricorda. L'Italia intera si unisce al dolore della città, in un momento di commozione e riflessione sul valore della sicurezza e della prevenzione. Numerose iniziative di commemorazione si terranno in tutta Italia, a testimonianza di un sentimento di solidarietà che abbraccia l'intera nazione. Il sito del Comune di Genova offre maggiori informazioni sulle iniziative in programma e sui modi per partecipare alla commemorazione.
Il ricordo delle 43 vittime è un impegno costante per garantire che una tragedia di tale portata non si ripeta mai più. La costruzione del nuovo ponte non è solo un'opera ingegneristica ma un segno di speranza, un monito per il futuro e un tributo alla memoria di coloro che sono scomparsi.
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